Francesco Bagnaia ha vinto il GP di Germania e conquistato il suo sesto successo stagionale in MotoGP, il quarto consecutivo in una gara completa. Il pilota Ducati ufficiale ha approfittato al massimo della clamorosa scivolata di Jorge Martin, finito a terra mentre era in testa a due giri dalla fine, tagliando il traguardo per primo e sorpassando il rivale in vetta alla classifica iridata. A completare il podio i fratelli Marquez con le Ducati del team Gresini: Marc, autore di una spettacolare rimonta, ha battuto Alex nel finale per il 2° posto.
Il sogno che si trasforma in un incubo per l'ormai ex leader del Mondiale: sembrava tutto apparecchiato per la doppietta Sprint-GP e l'allungo in vetta, invece a poche curve dalla fine è arrivato l'errore che non ti aspetti. La caduta che ha spalancato la strada al grande rivale, che dopo un lungo inseguimento è tornato a mettere il muso davanti a tutti (la classifica dice + 10) e ora potrà godersi una pausa estiva da leader. Bagnaia è stato bravissimo a far respirare la gomma quando serviva, riavvicinarsi a Martin e mettergli pressione, fino ad assistere alla caduta che gli ha permesso di prolungare il suo straordinario filotto di successi.
Se il duello tra i due si è consumato più che altro a distanza, alle loro spalle non è certo mancato lo spettacolo: mattatore, manco a dirlo, il solito Marquez, che dopo lo spaventoso incidente di venerdì e il 13° posto in qualifica ha avuto la forza di rimontare fino al podio, grazie anche al suo straordinario feeling col tracciato tedesco.
Ha chiuso al 4° posto un comunque pimpante Enea Bastianini, che nel finale è riuscito ad avere la meglio su un combattivo Franco Morbidelli. L'italo-brasiliano ha riassaporato a lungo un podio che gli manca da oltre tre anni, ma alla fine ha dovuto fare i conti con il crollo di prestazioni della sua Pramac, portando comunque a casa il miglior risultato di una stagione che sta vivendo in crescendo.
La gara è stata letteralmente dominata dalle Ducati, che hanno monopolizzato la top 5. A cinque secondi da Morbidelli ha chiuso Oliveira con la prima Aprilia, quella team Trackhouse, davanti alla Ktm di Acosta. In top 10 anche Marco Bezzecchi con la prima Ducati VR46, Binder con la Ktm ufficiale e Raul Fernandez con l'altra Trackhouse. Gara da dimenticare invece per l'Aprilia ufficiale di Vinales, finito lungo nella ghiaia dopo una manciata di giri e solo 12° al traguardo. Sfortunatissimo anche Fabio Di Giannantonio, costretto a portare ai box la sua Ducati VR46 dopo una foratura.