Ripiego ma non mi spezzo. Le meteofollie di questo traballante inizio d’estate hanno obbligato gli organizzatori di Monte Rosa Walserwaeg a rimaneggiare la distanza della prova… long distance dell’evento valdostano dell'Alta Valle Del Lys con campo base a Gressoney-Saint-Jean, che è andato invece in scena secondo il programma (e sulla traccia-gara) originale per quanto riguarda la prova d’ingresso e in buona sostanza (solo modifiche di dettaglio) quella marathon, valevole come prova unica di Campionato Italiano FISky (Federazione Italiana Skyrunning), al termine della quale sono stati il piemontese Christian Minoggio e la beniamina di casa Roberta Jacquin a cucire alle rispettive divise societarie lo scudetto tricolore nella disciplina skymarathon. Il meteo poco estivo non ha d’altra parte scoraggiato toprunners e amatori della corsa in natura e sui sentieri: sold out di pettorali e nuovo record di presenze nella Valle dei Walser con settecento atleti da 24 differenti nazioni sui tre tracciati proposti e duecento ragazzini sul percorso giovani. Quota mille sfiorata insomma!
Le condizioni meteo ad alto tasso di instabilità di questo anomalo (e in alcune parti della Valle d’Aosta drammatico) avvio d’estate non sono riuscite a rovinare la terza edizione di Monte Rosa WalserWaeg, costringendo però come detto agli straordinari lo staff organizzatore di Outdoor With Us, con la supervisione del padrone di casa Franco Collé. Rispetto al programma originale, il rischio di forti temporali, la densa nebbia e la cospicua presenza di neve sui colli più elevati ha portato alla saggia decisione di ridurre il percorso della prova long distance da 90 a 74 chilometri e 5600 m di dislivello positivo.
Il piano B non ha comunque rimescolato più di tanto le carte in tavola, visto che l’anello proposto ha mantenuto pressoché intatta la carta d’identità tecnica della prova. Piccola variazione anche per la gara da 45 chilometri e 3200 metri di dislivello positivo: dal Lago Gabiet gli atleti sono scesi per il vallone di Netscho per percorrere il sentiero che collega i due abitati di Gressoney. Confermato invece il percorso originale della 15 chilometri (600 metri D+), cosiccome la partenza, quest’anno fissata a Gressoney-La-Trinité.
CAMPIONATO ITALIANO MARATHON
Parterre di livello per la prova clou dell’evento valdostano grazie anche alla presenza della nazionale italiana di skyrunning, ospite fino a venerdì 12 luglio a Gressoney-Saint-Jean per il terzo raduno tagionale, mirato a preparare al meglio l’appuntamento mondiale di settembre, che ha contribuito ad innalzare il tasso tecnico della gara. Banco di prova per tutti - toprunners e amatori - un muscolare anello da circa 43 chilometri, reso ancora più duro dal fondo appesantito dal recente maltempo.
Al traguardo di Gressoney il piemontese Christian Minoggio (Altitude Skyrunning Team/KAILAS) ha vinto gara e titolo in quattro ore, 38 minuti e 37 secondi, mettendo in fila due tra i giovani emergenti più talentuosi del panorama nazionale: Gianluca Ghiano (Associazione Sportiva Santiano Dante) a un solo minuto e otto secondi dal vincitore e - più staccato dalla lotta per la vittoria - Mattia Tanara di ASD Team KM SPORT/SCOTT Sport Italia che ha completato il podio con un ritardo vicino ai dieci minuti (nove e 39 secondi).
Gara e titolo in gara-donne per Roberta Jacquin (ASD Pegarun) che sui sentieri della sua Valle d’Aosta ha trionfato in sei ore, due minuti e cinque secondi, scalando fino alla tredicesima casella una classifica assoluta da 186 finishers. Alle sue spalle un’altra atleta di casa: Marina Cugnetto di Outdoor With Us ha raggiunto il traguardo con un ritardo prossimo ai venti minuti dalla corregionale: 19 minuti e 52 secondi per la precisione. Terzo gradino del podio per l’ucraina Anastasiia Chertova (Endurance School) che ha terminato la sua prova nel tempo finale di sette ore, sette minuti e 52 secondi. A livello di campionato italiano, promozione al terzo posto per Federica Spadafora (APD Pont-Saint-Martin) che ha chiuso la sua prova in sette ore, 26 minuti e 57 secondi.
LUCI NELLA NOTTE CON LA ULTRA DA 74KM
L’accorciamento di una quindicina di chilometri della prova long distance del programma si è rivelato una scelta vincente alla luce dell’instabilità meteo di queste settimane che in Valle d’Aosta ha lasciato cicatrici difficili da rimarginare, come noto in particolare nella Valle di Cogne. Partiti con le frontali accese, i trailrunners hanno comunque potuto assaporare fino in fondo la bellezza di sentieri e dei villaggi Walser.
Classifica alla mano, ad imporsi in gara-uomini è stato il francese Olivier Romain che ha completato la missione vittoria con un tempo di soli 51 secondi superiore alle dieci ore di gara. Sul secondo gradino del podio lo ha raggiunto… otto minuti e quattro secondi più tardi Gionata Cogliati, mentre Stefano Rinaldi di Runaway ASD/HOKA Italia ha completato la zona nobilissima della classifica chiudendo terzo in dieci ore, 37 minuti e quattro secondi. Pronostico rispettato in campo femminile con l’ennesimo successo di Lisa Borzani.
A due settimane dalla vittoria nella 70KM di Doppia W Ultra a Villa di Tirano (Valtellina), la intramontabile campionessa di origini venete ma valdostana d’adozione ha mancato di soli quattro secondi la missione “Under thirteen” (nel senso delle ore di gara!), centrando però una bellissima affermazione (e la ventesima casella di una classifica M/F da 118 finishers) davanti a due altra grandi specialiste long distance: secondo posto per la bergamasca… d’acciaio Melissa Paganelli di ERock Team Koo Petzl (staccata di un’ora, undici minuti e 12 secondi), terzo per la francese Christine Tousch (Jeffbtrail/COLMAR Trail Adventures) che ha chiuso la sua prova in quattordici ore, 54 minuti e 48 secondi.
GARA VERA ANCHE NELLA PROVA SHORT DA 15KM
Un concentrato di natura e corsa in montagna in vero MRW-style, con passaggio per i centri di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité, attraversando luoghi caratteristici come il Laghetto Gover, i villaggi Walser di Alpenzu piccolo e Alpenzu grande, la passeggiata della Regina e la frazione di Rong. Un teatro d’operazioni di grande suggestione naturale e culturale, che però gli iscritti alla prova più muscolare e intensa dell’evento hanno avuto ben poco tempo di ammirare e tantomeno… perdercisi dentro (lasciando casomai la piacevole incombenza ai fruitori della versione non competitiva).
Dal punto di vista più propriamente agonistico ad imporsi è stato Simone Giolitti (ASD Podistica Valle Varaita) che ha prevalso con il tempo finale di un’ora, 13 minuti e 58 secondi su Diego Ras (ASD Atletica Pinerolo, staccato di cinque minuti e nove secondi) e su Mathieu Brunod di ASD Montagnesprit, al traguardo in un’ora, 19 minuti e 40 secondi. Poco anzi zero tempo per guardarsi intorno anche in gara-donne.
Sul gradino più alto del podio sale con pieno merito la valdostana Irene Glarey (un’ora, 34 minuti e 26 secondi, ventunesima di una classifica assoluta da 197 finishers). Silvia Comelli di Canottieri Milano sfreccia sul traguardo otto minuti e sei secondi dopo la vincitrice, la junior Giulia Leonardo sigilla il podio con il tempo finale di un’ora, 43 minuti e 42 secondi.
Per finire, la prova Mini Trail da nove chilometri corsa nella giornata di domenica 7 luglio, valevole come quarta tappa di Coppa Italia Giovani by Loacker, ha visto al via tanti giovanissimi skyrunners. Ad aggiudicarsi la tappa valdostana sono stati gli atleti della Nazionale Giovanile di Skyrunning Riccardo Chiolerio (APD Pont-Saint-Martin) ed Elisa Mariani (Altitude Skyrunning Team), recentemente rientrati dai Mondiali Giovanili di Skyrunning di Bar (Montenegro). La quinta tappa di Coppa Italia Giovani by Loacker andrà in scena nella parta finale dell'estate in occasione dell'appuntamento di sabato 7 settembre in occasione di Frasassi SkyRace, sull'Appennino Marchigiano.