Una nuova minaccia si abbatte sulla Serie A: per Inter, Milan, Juventus ma non solo anche Bologna, Atalanta, Roma, Lazio e Fiorentina, potrebbe arrivare una clamorosa e inattesa novità non del tutto piacevole, una vera e propria doccia fredda. "Se il testo resta così, dovremo escludere le squadre italiane dalle coppe europee", queste le parole che il numero uno della Uefa, Aleksander Ceferin, avrebbe pronunciato al ministro dello Sport Andrea Abodi durante l'incontro all’Olympiastadion di Berlino, in occasione di Svizzera-Italia. Parole tutto fuorché confortanti, che gettano ombre sul nostro campionato e danno vita a nuove paure. Ma di cosa si tratta?
Il rischio di vedere le squadre italiane escluse dalle coppe purtroppo è concreto. Tutto nasce dall’emendamento Mulè al decreto Sport e istruzione, il primo testo che prevede la totale autonomia della Lega dalla FIGC. Un documento che assicurerebbe un'autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale alle leghe, il diritto per la Serie A di avere parere vincolante sulle delibere della FIGC che la riguardano e la possibilità di ricorrere contro la giustizia sportiva direttamente al Tar del Lazio. Ceferin è stato molto chiaro durante il confronto con il ministro, come riporta La Repubblica. Avrebbe definito questa proposta "irricevibile" e avrebbe aggiunto che se l'emendamento venisse approvato in Commissione alla Camera le squadre italiane verrebbero escluse dalle competizioni con effetto immediato.
Un'ipotesi che danneggerebbe molto la nostra Serie A, nell'anno in cui ben cinque squadre sono qualificate in Champions League, e creerebbe un danno economico enorme. Nonostante le rassicurazioni del ministro Abodi, che ha garantito al numero uno della UEFA la cancellazione del testo ("Non esiste più" avrebbe detto), nulla è cambiato. Il governo ha assicurato che il testo oggi al voto ha subito una profonda riformulazione e non si scontrerà con le regole europee, nulla però è certo. Ma non finisce qui, perché si aggiunge un altro problema. L'emendamento sarebbe stato fortemente voluto e proposto dal presidente della Lazio Claudio Lotito e condiviso dal presidente della Lega Serie A Casini, senza però chiedere il parere alla totalità dei club di Serie A, che rischierebbero di pagare per una scelta che potrebbe non essere condivisa. Tutto questo porta con sè ulteriori malumori, in una Serie A già disunita e in un'Italia da ricostruire. Tra i club la preoccupazione è tanta, scopriremo presto il nostro destino.