"C'è stato questo momento domenica scorsa a Silverstone: il più grande pilota britannico di tutti i tempi avviato a vincere il Gran Premio di Gran Bretagna e - con noi ai box, questo giovane talento italiano che non ha nemmeno la patente di guida, che e scommetto avrà pensato: 'Voglio essere io là fuori un giorno'. Beh, non è stata questa volta però chissà... magari a Monza!" Domenica scorsa al capolinea della dodicesima tappa del Mondiale Toto Wolff ha lanciato (o meglio: puntellato ulteriormente) la candidatura al "debutto" di Andrea Kimi Antonelli: al volante della Williams FW46 powered by Mercedes nel primo turno di prove libere del Gran Premio d'Italia di venerdì 30 agosto, si capisce! Una "sbirciatina" nel Mondiale ben poco indiscreta, vista la location, la nazionalità di Andrea Kimi e il contesto da massima pressione. Sempre che Williams Racing non decida di "tagliare" tout court Logan Sargeant nei GP a cavallo della pausa estiva di agosto. Subito dopo aver tessuto le doti del gioiellino del vivaio della Stella a Tre Punte, il top manager austriaco in qualche modo frena, ma la sostanza non cambia. Anche se, per il 2025, il sogno di Wolff resta ancora quello di strappare Max Verstappen alla Red Bull, con le chances "stellate" di Carlos Sainz non ancora del tutto tramontate.
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"Due vittorie nello spazio di otto giorni (Russell in Austraia, sir Lewsi in Inghlterra, nrd) non influenzano il nostro modo di pensare. Ho sempre detto che abbiamo bisogno di una macchina che vada veloce e quando abbiamo una macchina che va veloce, mettiamo il pilota e diventiamo interessanti. Interessante per molti piloti. Ma, in un certo senso, penso che dobbiamo rimanere calmi e continuare la stagione, continuare a concentrarci sulla macchina e poi guardare se le opzioni sono ancora le stesse. Però non è che vincere le gare significhi automaticamente cambiare tutto e ribaltare le nostre priorità".
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"La vittoria di Antonelli nella Sprint di Silverstone è stata importante, perché per lui quest'anno è dura. Si vede che lui e Oliver Bearman (il suo compagno di squadra nel team Prema, ndr) stanno lottando molto con la macchina e lui non è contento di come sta guidando e della sua performance in gara. Si sta facendo le ossa. Sta imparando a nuotare, anche in acque piuttosto agitate. Certo che vederlo... camminare sull'acqua nella Sprint, fino a due secondi più veloce di tutti gli altri, è stata una dimostrazione del talento, dell'abilità e del potenziale del ragazzo. Vincere quella gara penso che gli abbia tolto un grosso peso dalle spalle, poco importa che sia poi stato costretto all’abbandono in gara-due".
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