Milan, Giampaolo: "Delusione del derby alle spalle, Piatek non è un caso"
Il tecnico rossonero alla vigilia del Torino: "Io a rischio? Non penso mai a certe cose"
Dopo il bruciante ko con l'Inter, il Milan cerca un pronto riscatto contro il Torino. "La squadra ha messo da parte la delusione per la sconfitta nel derby - ha spiegato Giampaolo -. Bisogna reagire a testa alta, bisogna ripartire con determinazione. Il Toro è una squadra ostica, è una gara scorbutica, il Milan deve andare a Torino a fare la sua partita". Su Piatek: "Non è un caso". Sul futuro: "Io a rischio? Non penso mai a certe cose".
LA CONFERENZA DI GIAMPAOLO
I tifosi si aspettano di più. Ne è consapevole anche lei?
"Dopo il derby c'è delusione. Abbiamo il dovere di ripartire e di rimettere a posto le cose. E' la cosa più importante, la squadra lavora bene, ha messo da parte la delusione per la sconfitta. Bisogna reagire a testa alta, bisogna ripartire con determinazione".
Ha voglia di avere tra le mani una squadra che sostenga la sua visione per tante partite?
"Mi rendo conto in cosa bisogna migliorare. In questo momento non siamo contenti, lavoriamo per essere più forti e convincenti, più padroni del gioco e della partita. Conosco le difficoltà che la squadra incontra, lavoriamo sulle soluzioni, o abbiamo fatto anche questa settimana. La disponibilità dei ragazzi è massima".
Che tipo di squadra è il Torino?
"Il Toro è una squadra ostica, forte fisicamente con buone individualità. Gara scorbutica, il Milan deve andare a Torino a fare la sua partita".
Cosa non deve fare di ciò che ha fatto nel derby? Farà turnover?
"Dobbiamo migliorare il palleggio e fare meno errori nei passaggi. Dobbiamo fare tante cose meglio e ci stiamo lavorando. Turnover? Le scelte che farò sono in funzione alla partita di domani, poi penseremo alla gara successiva".
Questo Milan è da quarto posto?
"Devi lavorare per raggiungerlo. Devi lavorare per essere forte, poi vedremo dove arriveremo. E' una domanda a cui non si piò rispondere adesso. Io ho fiducia nella squadra".
Milan che fatica a fare gol. Piatek comincia a diventare un caso?
"Dobbiamo migliorare in avanti, ma Piatek non è un caso. Dobbiamo lavorare per metterlo nella condizione migliore".
Questa rosa ha giocatori per il tuo tipo di calcio?
"Il Milan è un'altra cosa rispetto alla Samp. Questo Milan ha altre caratteristiche, bisogna lavorare per far rendere al meglio i giocatori. Non c'è nessun caso Piatek e nessun caso sullo schieramento dell'attacco. Il mio lavoro deve aiutare i giocatori offensivi a rendere al meglio".
I dirigenti ti hanno detto o chiesto qualcosa di particolare?
"I dirigenti sono sempre presenti e quando si parla ci si scambia sempre idee e pareri, ma nulla di particolare".
I ritardi della squadra sono prevedibili, erano previsti?
"Una delle prime cose che ho detto è che il tempo sarà il mio primo alleato e il mio primo nemico. Con il tempo sono certo che miglioreremo, ma so che i risultati sono fondamentali in una squadra come il Milan. Ne sono consapevole, ma io devo lavorare, non posso saltare gli step".
Si sente già a rischio?
"Non penso mai a certe cose, penso solo a lavorare e fare bene il mio lavoro".
Quando vedremo una squadra più brillante?
"La brillantezza è un aspetto importante, io e il mio staff ci teniamo molto. Le mie squadre non sono mai rotonde, mi piacciono le squadre che giocano con intensità. Lavoriamo molto su questo in allenamento".
La posizione di Suso. L'adattamento a trequartista come procede?
"Sabato dopo 15-20 minuti è tornato a destra, sulla sua mattonella. Abbiamo giocato con Suso-Piatek-Leao, tre attaccanti puri. Suso a me piace sempre, da trequartista o ala. Devo trovare la quadra per tutti e 6 gli attaccanti e la troverò".
Cosa pensa dei giocatori arrivati dal mercato?
"Il mercato è chiuso. Non ci sono giocatori marchiati Giampaolo o Maldini o Boban o Massara. Ci sono giocatori del Milan e basta. Ad oggi alleno 21 giocatori di movimento e 3 portieri e fanno tutti le cose per bene. Non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori".
Quando arriverà una chance per Bonaventura?
"Sta molto meglio, cresce giorno per giorno. Non è detto che anche domani possa ritagliarsi uno spazio. Può giocare in mezzo o nei tre davanti. Dipende dal modo di giocare, può far tutto. Può fare l'ala, la mezzala, il trequartista, dipende da cosa chiedi in quel ruolo".
Salva qualcosa nel derby?
"Tante piccole cose invisibili per voi le ha fatte bene, poi ci siamo persi su qualche dettaglio. Bisogna sbagliare meno passaggi, per esempio. Non è tutto da buttare. So che la sconfitta in un derby porta tante polemiche, ma so cosa abbiamo fatto bene e cosa no".
Milan penultimo per tiri in porta. Ha in mente qualcosa per migliorare?
"Io voglio che il Milan giochi con tanti giocatori nella metà campo avversaria".