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Serie A, passa l'emendamento Mulé: "Oggi è un nuovo giorno"

La Camera lo ha approvato, Casini esulta: "Primo passo verso le riforme"

© Getty Images

Riformulato, ma alla fine l'emendamento Mulé per dare maggior rappresentatività alla Serie A è passato. Una versione "light" rispetto al testo originario ma che per la Lega di A, oggi rappresentata da Lorenzo Casini, è comunque un "traguardo importante" perché "la norma è un primo passo, indispensabile, del percorso di riforme che la Serie A ha chiesto da tempo". Ma non è da meno la Federcalcio che parla di ovvia soddisfazione per il testo rimodulato perché ricalca quella che è sempre stata la linea del presidente Gravina. Della formula iniziale è rimasto un solo punto, quello che "garantisce, nel rispetto degli statuti, un'adeguata rappresentanza nei sistemi federali". Quindi negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale "le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un'equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni sportive nazionali di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo".  

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L'emendamento, così com'è passato nella serata di giovedì, dopo una giornata di rinvii, salva la Figc da eventuali sanzioni internazionali e, sempre secondo la Federcalcio, sarebbe una norma programmatica e non precettiva, dunque che darebbe un'indicazione sulla linea da seguire e non un obbligo, andando comunque incontro a una logica della revisione delle rappresentanze che era già nei piani del presidente Gravina. 

MULÉ: "OK AL MIO EMENDAMENTO, NUOVO RUOLO SERIE A"
"Oggi per il calcio italiano inizia una nuova era con il giusto riconoscimento del peso e del ruolo Lega di Serie A all'interno della Federazione. Si apre una nuova pagina, che mette finalmente al passo con i tempi il nostro sistema". Lo dichiara Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, commentando l'emendamento a sua firma al decreto legge su Sport e istruzione approvato dalla Commissione Cultura di Montecitorio. 
Fino ad ora - continua Mulé - il ruolo della Lega di Serie A, che con il suo apporto finanziario garantisce al calcio le energie necessarie per alimentarsi, era mortificato da una sotto rappresentazione antistorica oltreché palesemente ingiusta all'interno del consiglio federale". "Devo alla lungimiranza del governo e del ministro dello Sport in particolare, Andrea Abodi - aggiunge -, se oggi si è potuta scrivere questa pagina che equivale a una svolta necessaria e non più rinviabile per il nostro calcio".
"L'emendamento approvato infatti" conclude Mulé "rappresenta la scossa che di qui a poco porterà al traguardo di un ampio processo riformatore affinché vi sia un'evoluzione che possa garantire all'Italia di tornare a raggiungere i successi che merita: dalla valorizzazione dei giovani e dei vivai e fino ai risultati della Nazionale di calcio". 

CASINI: "EMENDAMENTO MULÉ PRIMO PASSO PER RIFORME"
"L'approvazione dell'emendamento al decreto sport in Commissione cultura e sport della Camera darà maggiore rappresentatività alla Lega Serie A nel sistema federale. Ciò rappresenta, dopo anni, un primo traguardo importante". Così Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, commenta l'emendamento passato. "La norma è un primo passo, indispensabile, del percorso di riforme che la Serie A ha chiesto da tempo", ha aggiunto Casini.
Con l'emendamento Mulé nel dl sport "viene infatti affermato un principio cardine delle democrazie contemporanee, quello della "no taxation without representation" - su cui i vertici della Figc erano stati da me sollecitati già nel marzo 2022, purtroppo senza alcun seguito fino ad oggi - per cui la Serie A vedrà finalmente riconosciuto un ruolo adeguato rispetto al sostegno economico che fornisce all'intero movimento del calcio", ha proseguito Lorenzo Casini. E poi ancora: "L'attenzione rivolta dalle massime istituzioni del Paese alla definizione di misure e strumenti necessari per una riforma profonda del settore mostra che il calcio inizia finalmente a essere considerato un comparto industriale, alla stregua di altri settori che contribuiscono alla crescita economica e sociale del Paese".
Casini ha poi concluso: "Oggi è un nuovo giorno, che deve portare all'evoluzione e alla crescita del nostro movimento di cui la Serie A è, e deve essere, parte trainante a beneficio anche dei giovani, dello sport di base e delle nazionali. Ringrazio il Governo, con il Ministro Abodi, e il Parlamento per l'indagine conoscitiva del Senato e per il lavoro svolto dalla Camera sull'emendamento dell'On. Mulé, per quanto fatto per raggiungere questo primo, importante, risultato". 

ABODI: "EMENDAMENTO MULÉ SOLUZIONE EQUILIBRATA"
"Adesso sarà più facile per la Federazione, se vorrà anche con il nostro contributo, trovare una soluzione equilibrata e di buonsenso al tema trattato dall'emendamento, e anche alle altre grandi questioni che non hanno trovato risposte e soluzioni in questi anni nel sistema calcio". Così il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, commentando l'emendamento a firma del deputato Giorgio Mulé al decreto legge su Sport e istruzione approvato dalla Commissione Cultura di Montecitorio.

COSA PREVEDE L’EMENDAMENTO MULÈ
In sostanza l’emendamento Mulé prevede l’autonomia delle leghe dalla Federcalcio. Si tratta di concedere piena autonomia, sia a livello di statuto che di regolamenti, organizzazioni e gestione alle leghe, in particola a quella di Serie A, dandole maggiore peso. Serie A che, con l'approvazione dell’emendamento, avrà il diritto di avere parere vincolante sulle delibere della Figc che la riguardano e la possibilità di ricorrere contro la giustizia sportiva direttamente al Tar del Lazio.

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