Sino al 27 giugno, parlare della costruzione della rosa dell'Openjobmetis Varese in termini ottimisti sarebbe stata una dimostrazione di fiducia quasi cieca nei confronti della dirigenza. Senza un head coach per il 2024/25, Moretti, Ulaneo e Woldetensae in partenza e con l'impossibilità di pareggiare l'offerta di Trieste per Jeff Brooks, principale obiettivo per il reparto italiani, le prospettive erano tutt'altro che rosee.
Poco più di due settimane dopo, invece, lo scenario è completamente rovesciato. La proposta del Pinar per l'ultimo capitano della stagione varesina, Sean McDermott, è sì insostenibile per i parametri di questa Varese, ma ogni mossa dei GM Horowitz e Sogolow si sta rivelando sempre più ponderata man mano che si viene a conoscenza della successiva.
Dalla firma di Justin Gray a quella di Jaylen Hands, passando per quelle di Jordan Harris e Davide Alviti e la scommessa sul potenziale di Kaodirichi Akobundu-Ehiogu i nuovi volti della Openjobmetis Varese stanno costituendo un roster sempre più congeniale all'idea di pallacanestro implementata da Luis Scola dall'ingresso nell'organigramma lombardo come amministratore delegato.
"Cerco la miglior soluzione per continuare a crescere": fino al 30 luglio, quando scadrà la possibilità di esercitare l'NBA escape presente nel suo contratto, non si potrà affermarlo con certezza, ma che i rifiuti di Nico Mannion alle proposte arrivategli dal resto del mondo lo stiano avvicinando a essere l'àncora del progetto varesino è oggettivo, e non esistono contesti più compatibile alle aspirazioni del Red Mamba che non quelle biancorosse.
Il "feeling" con cui ha recentemente titolato La Prealpina, riferito al rapporto tra il playmaker e Luis Scola, dovrebbe avere nei fatti chiuso il mercato di Varese: la struttura di partenza prevederebbe 5 stranieri (Hands, Akobundu-Ehiogu, Gray, Harris e il confermato Gabe Brown) e il roster rimanente tutto di passaporto o formazione italiana (Mannion, Librizzi, Alviti, Virginio, Okeke e Assui), con quest'ultimo a fare la spola tra prima squadra e U19 Eccellenza per permettere l'inserimento a stagione in corso di un eventuale aggiunta straniera e il passaggio al 6+6.
I buyout incassati da Moretti e McDermott permetteranno a Varese di rendere sostenibile anche la probabile permanenza di Mannion e del suo ingaggio, stimato tra €1 e €1.1 mln, e non c'è nulla che porti a credere che Nico prenda altre direzioni che non quella di un ritorno a Masnago.
A maggior ragione quando, di qui a qualche decina di ore, nemmeno attorno alla figura di head coach dovrebbero esserci più dubbi: il corso allenatori FIP di Herman Mandole, attuale assistente di Argentina e Openjobmetis, è in dirittura di arrivo, con solo l'esame finale per l'ottenimento del patentino da capo allenatore a dividere l'argentino dall'incarico che fu di Matt Brase e Tom Bialaszewski. Sempre meno punti interrogativi e sempre più certezze per Varese: dall'alto mare al porto sicuro, in meno di tre settimane.