Dopo l'ufficialità del suo passaggio a titolo definitivo dalla Juventus alla Fiorentina, per Moise Kean è stato il giorno della presentazione al popolo viola: "Mister Palladino mi ha parlato e il suo modo di giocare mi ha convinto tantissimo - le sue prime parole in conferenza -. A Monza ha fatto più che bene, gioca molto con gli attaccanti e con loro arriva a toccare la linea difensiva. Era ciò che cercavo, una squadra offensiva che gioca molto con le punte".
Kean ha poi parlato delle ambizioni di squadra prima e di quelle personali poi: "L'obiettivo è fare di più, andare sempre più lontano. Da quello che ho visto in questi giorni la squadra c'è, abbiamo una buon gruppo. Ogni volta che giocavo contro la Fiorentina mi hanno sempre messo in difficoltà ed è ciò che vogliamo fare contro tutti. Io ogni anno voglio fare sempre di più. L'anno scorso ho avuto tanti infortuni e non è andato bene, ora posso e devo dimostrare qualcosa, in primis a me stesso, poi alla Fiorentina che ha creduto in me".
La scorsa stagione l'ha chiusa con zero gol segnati, ma questo non sembra rappresentare un problema per lui, che anzi rilancia: "Non è un peso. Quello ti porta solo a fare brutte scelte. Io sono uno mentalmente molto forte. Ogni brutto momento è un insegnamento. Alla Juve mi hanno aiutato in passato, ma è più importante ciò che verrà. Sono uno ambizioso, non posso dire il numero di gol che mi sono preposto, è personale, però sono ambizioso. Ho fatto una scommessa con Dodo: se mi fa 8 assist, gli pagherò una vacanza".
Sul suo ruolo in campo non si è sbilanciato: "Sinceramente non ho un ruolo preciso. Ho segnato più da punta che da esterno, perché la palla ti arriva in area. Ma nei tre, che giochi davanti, a sinistra o a destra, è uguale. L'importante è dare il proprio contributo alla squadra".
Infine ha parlato di Firenze e della rivalità con la Juventus: "Vlahovic mi ha parlato solo bene di Firenze, è una città strepitosa, veramente bella e con tanta passione. Adesso sta a noi dare questa gioia in campo ai tifosi. Rivalità? Io sono qua per giocare a calcio, per vincere. Il peso non lo sento, non sono uno che pensa tanto ai tifosi. Voglio solo dargli gioia, come ho detto il tifo di Firenze è davvero caldo e stimolante".