Quando non corrono per la vittoria in coppia si danno il cambio sul podio alto. Sono Williams Boffelli e Tadei Pivk le stelle delle corse ad alta quota più adrenaliniche di questo primo scorcio d’estate. Vincitori insieme della Monte Rosa Skymarathon di un mese fa e poi ancora su neve, roccia e ghiaccio della seconda vetta delle Alpi nella SkyClimb Mezalama di fine giugno, William e Tadei trovano il modo di… passarsi il testimone anche quando corrono nel formato individuale. E così al successo dell’esperto friulano Pivk nella Skymarathon Sentiero 4 Luglio il polivalente bergamasco Boffelli ha replicato nella inedita Pizzo Stella Skymarathon di Fraciscio/Campodolcino del secondo weekend di luglio, prevalendo nettamente su Daniel Antonioli e su Sergio Gustavo Pereyra. Da parte sua Roberta Jacquin - lei pure in stato di grazia in questo primo mese d’estate - ha spadroneggiato in gara-donne, staccando nettamente Elisa Pallini (che ha completato la doppietta del team Pegarun) e la varesina Giulia Saggin. E così abbiamo già nominato nel giro di poche righe ben sei dei soli cinquantasei atleti (49 uomini e 7 donne) capaci di raggiungere il traguardo nelle nove ore di tempo massimo (superando nei tempi giusti i tre cancelli orari) previste dallo staff organizzatore di ASD Amici di Fraciscio: il cinquanta per cento degli atleti al via! Numeri che restituiscono in modo inequivocabile la durezza della prova e più ancora inducono a riflettere (da parte degli atleti) sulle qualità necessarie per affrontare un impegno di questa portata che d'altra parte - a nostro parere - non ammette aiutini di sorta da parte degli organizzatori, responsabili della sicurezza prima (molto prima) che dello spettacolo e delle pur legittime ambizioni degli amatori. Ai quali viene comunque concessa la validissima alternativa di una skyrace questa sì alla portata di tutti.
Le due locomotive del Pizzo Stella Express viaggiano in entrambi i sensi sulla direttrice Bergamo-Aosta. Il bergamasco Boffelli e la valdostana Jacquin, di loro stiamo parlando. Lui orobico doc di Roncobello (in un ramo laterale della Val Brembana) ma frequentatore su base quotidiana del Monte Bianco per motivi di lavoro (è di professione glaciologo). Lei originaria della Valle che ospita quattro dei cinque “quattromila” italiani dell’arco alpino ma - come abbiamo scritto sopra - è stella (è proprio il caso di dirlo) di prima grandezza della corazzata orobica ASD Pegarun. Lui umile di carattere quanto forte, fortissimo sia con le scarpe da trail e skyrunning che in outfit da skialper. Lei altrettanto potente e sempre sorridente, anche ai limiti estremi della fatica, nonché neocampionessa italiana Skymarathon FISky.
Al via dal campo base di Fraciscio, frazione alta di Campodolcino, all’ombra del Pizzo Groppera (un tremila mancato per poche decine di metri) poco più di trecento atleti: quasi duecento nella SkyRace d’ingresso da 20 chilometri, centododici sulla nuova Skymarathon che - da quest’anno - ha aggiunto sette chilometri alla classica 35KM, ambientandoli tutti quanti sulle creste dell’appena citato Pizzo Groppera: in pratica una vertical nel “bel” mezzo di una skymarathon, toccando per la prima volta il fondovalle di Madesimo. Per chi ha avuto muscoli e fiato per arrivarvi, visto che il soprastante cancello orario della località Larici ha sportivamente mietuto tante vittime.
Noblesse oblige, partiamo dalla Skymarathon. In campo maschile, a sfidare il favoritissimo Boffelli ci ha provato - nel primo tratto di gara - il lecchese Daniel Antonioli, vincitore di ben tre edizioni dell’evento. L’esperto portacolori del Team SCARPA ha resistito per tutto il primo terzo di gara, fino al passaggio chiave (e primo cancello orario) del Pizzo di Sommavalle. Da lì in avanti William (Outdoor With Us/Team Kaylas) ha pensato bene di “dimenticare” la ragione sociale della sua formazione di appartenenza: altro che “With Us”, “All Alone” invece! Ad Antonioli non è rimasto altro che accontentarsi (ed è pur sempre un gran bell’accontentarsi) del secondo posto, annunciato sulla vetta del Groppera sibilando a favore di microfono un significativo: "Con William non c'è gara oggi. Gestisco altrimenti non arrivo..."
Missione compiuta quindi per Boffelli in quattro ore, 43 minuti e 10 secondi: fantascienza bella e buona, anzi ottima! Secondo gradino del podio con un ritardo vicino alla mezz’ora per Antonioli (28 minuti e 44 secondi), seguito sulla linea d’arrivo di Fraciscio a poco meno di sei minuti (5 e 51) dall’argentino Sergio Gustavo Pereyra, suo compagno di team (SCARPA), che ha sigillato il podio stesso con un tocco di internazionalità, chiudendo la sua prova in cinque ore, 17 minuti e 45 secondi.
"Per me era la prima volta qui. Sapevo di star bene perché alle ultime uscite alla Monte Rosa Skymarathon e allo SkyClimb Mezzalama avevo avuto una gran bella gamba e quindi sono arrivato qui convinto dei miei mezzi. In più il weekend scorso avevo riposato e, quando riesco farlo, poi dopo arrivano sempre cose buone! Oggi mi sono accorto fin dal via che la gamba era fresca. Ho fatto tutta la prima parte con Antonioli, poi al Lago di Lei senza forzare troppo sono riuscito a staccarlo e da lì in poi ho spinto per allargare il gap. In cima al Groppera avevo un bel vantaggio e da lì in poi ho gestito la gara. Veramente un itinerario spettacolare, non ero mai stato da queste parti: montagne bellissime e bellissima gara. Complimenti agli organizzatori per averci provato con questo percorso: una vera skymarathon, merita davvero!" (William Boffelli)
Sergio Bonaldi di LAB4YOU e Giuseppe Pedretti di ASD Pegarun hanno completato la top five, mentre la seconda parte della top ten incolonna uno dietro l’altro i due Falchi di Lecco Danilo Brambilla e Simone Valsecchi, Gregorio Aiello (Running Station Lerici), Alessandro Ganino di Evolution Sport Team e l’intramontabile Stefano Butti di OSA Valmadrera.
In gara-donne la neocampionessa italiana FISky per la specialità Skymarathon Roberta Jacquin ha di fatto lasciato ancora meno speranze (per non dire zero) alla sua diretta concorrenza ma - come avvenuto nella prova maschile per Boffelli e Antonioli - la sua compagna di squadra Elisa Pallini le ha… tenuto compagnia fino al Pizzo Sommavalle. Sul tratto centrale della prova - il più tecnico - Roberta ha poi fatto la differenza. Missione-vittoria completata in sei ore, 15 minuti e un paio di secondi (13esima della classifica assoluta).
"Sono partita... piano piano e poi sono andata via in progressione, come nel mio stile. Mi è piaciuta un sacco, mi sono veramente divertita. Bellissimo il percorso, stratecnico! Anche e soprattutto nei sette chilometri del Groppera. Bravi gli organizzatori, complimenti a loro!" (Roberta Jacquin)
Pallini seconda a 17 minuti e 30 secondi (19esima). Terzo gradino del podio per Giulia Saggin (Altitude Skyrunning Team) che ha fatto ritorno al campo base sette ore,17 minuti e 24 secondi dopo averlo lasciato (30esima del ranking). Nella top five in quest’ordine anche Aurora Bosia di ASD Falchi Lecco e la ungherese Erzébet Prokopp (Sashegyi Gepardok). Giusto anche ricordare la tedesca Lisa Risch (XC-Run.de) e Daniela Biavaschi (ASD Amici Madonna della Neve LAGUNC), sesta e settima di una classifica femminile che non ha visto altre ragazze al traguardo o meglio in classifica.
Nella Pizzo Stella Skyrace entry level (si fa per dire) da venti chilometri e 1600 metri D+ che prevedeva un giro più interno alla skymarathon (escludendo la scalata al Groppera e il passaggio a Madesimo), Lorenzo Beltrami ed Elisa Sortini hanno scandito il ritmo (vincente) fin dai primi chilometri. Il lecchese di Sky Lario Runners ASD ha confermato il suo ottimo stato di forma tagliando il traguardo con il tempo di un’ora, 55 minuti e 46 secondi. Lorenzo ha prevalso per poco meno di un minuto e mezzo (uno e 24) su Massimo Triulzi di GP Valchiavenna. Missione under-two (hours) anche per Mirko Sanelli di AS Premana, che ha bloccato la fotocellula della d’arrivo quindici secondi prima dello scoccare delle due ore di gara. (01:59:45).
In gara-donne Elisa Sortini (Atletica Alta Valtellina) ha chiuso a braccia alzate in due ore, 21 minuti e 20 secondi (24esima di una classifica assoluta da 187 finishers), staccando di quattro minuti e tre secondi Irene Gianola di OSA Valmadrera (33esima) e di undici minuti e cinque secondi Aurora Invernizzi (ASD Team Pasturo), quarantesima assoluta.