Domani a Londra, nelle prime ore di un pomeriggio annunciato dalle previsioni non caldo, decima tappa della Diamond League, l'ultima prima delle Olimpiadi, con l'antipasto di quella che sarà una delle gare più attese dai tifosi italiani, la super sfida nel getto del peso tra Leonardo Fabbri e gli statunitensi Ryan Crouser e Joe Kovacs, a partire da quest'ultimo i primi tre nelle graduatorie stagionali mondiali, i tre del podio mondiale di Budapest 2023 con l'azzurro d'argento, e quindi i tre principali candidati alla lotta per l'oro a cinque cerchi di Parigi.
I due atleti USA, unici lanciatori in attività ad aver superato la soglia dei 23 metri, Crouser con il primato del mondo di 23.56 e Kovacs con 23.23, sono reduci da una stagione con pochissime gare, solo 4 in tutto a testa, per alcuni problemi fisici che hanno impedito al primo di competere dopo la vittoria ai mondiali al coperto di Glasgow sino ai Trials, e con il secondo che ha debuttato direttamente all'aperto, ma questo non ha impedito loro di ottenere eccellenti misure rispettivamente di 23,13 per Kovacs e 22,84 per Crouser, con Fabbri posizionato in mezzo a loro con il 22,95 del primato italiano realizzato a metà maggio a Savona, ma ben 19 gare totali disputate tra indoor (8) e outdoor (11), dove in quelle all'aperto ha sempre ottenuto misure ben oltre i 22 metri con grande regolarità.
Nella prova di domani alle 14.23 ore italiane, nel London Stadium tempio delle Olimpiadi 2012 e dei Mondiali 2017, anche altri atleti di enorme spessore tecnico quali il terzo statunitense qualificato per i Giochi, Payton Otterdahl, e il neozelandese Tom Walsh argento iridato indoor di Glasgow, pesista di grande esperienza che però, dopo una buona stagione invernale, non sembra per ora avere lo smalto agonistico dei tempi migliori.
Per Fabbri quindi un test di enorme importanza, perché sinora all'aperto ha sempre gareggiato solo contro se stesso senza la pressione del risultato finale, mentre nel pomeriggio londinese dovrà tirare fuori tutta la determinazione e la voglia di far capire che sicuramente, a Parigi, lotterà non solo per un podio ma anche per qualcosa di particolarmente prezioso, pur se in particolare contro Crouser il bilancio degli scontri diretti sinora è di 13 a 0, ma il momento è propizio per sovvertire questa regola già da domani.
Non solo "The Fabbrino" nella Diamond della capitale britannica, ma anche Larissa Iapichino, la quale con le prove del principale circuito mondiale di meeting ha un eccellente feeling, per cui domani proverà nel salto in lungo a ottenere la quinta vittoria consecutiva dopo le tre nel 2023, a Firenze, Stoccolma e Montecarlo, oltre che quella del 7 luglio scorso a Parigi allo stadio Charlety con 6.82, ma contro di lei che è stata argento europeo a Roma con 6.94, la tedesca campionessa di Roma ma anche oro olimpico a Tokyo Malaika Mihambo.
Le altre due azzurre impegnate saranno la primatista italiana del salto con l'asta, Roberta Bruni, dopo il brillante 4,66 di Montecarlo con il quinto posto, che se la vedrà con la statunitense campionessa olimpic Katie Moon, l'australiana co-campionessa mondiale Nina Kennedy, oltre che con la britannica campionessa europea e leader stagionale Molly Caudery. Elena Bellò infine sarà impegnata negli 800 metri contro l'altra britannica Keely Hodgkinson.
Grande curiosità per la gara dei 100 metri dove saranno sui blocchi due dei grandi favoriti per la vittoria finale di Parigi, lo statunitense campione del mondo Noah Lyles e il bostwano Letsile Tebogo, quest'ultimo reduce da qualche problema fisico ma apparso nelle ultime due uscite in grande ripresa, mentre è da seguire pure il britannico Zharnel Hughes, anche lui reduce da un infortunio che gli ha fatto saltare gli Europei per cui sarà importante verificare il suo stato di forma. Nell'alto ci sarà il co-campione olimpico Mutaz Barshim del Qatar, dopo il 2,31 di domenica in Germania.