Sofia Goggia spaventa i suoi tifosi: "Il dolore non passerà velocemente. Abbiamo valutato di saltare la prossima stagione"
La 31enne di Astino sta lavorando sulla neve allo Stelvio con l'obiettivo di ritrovare il giusto assetto per tornare a gareggiare
Sofia Goggia è tornata sugli sci da oltre un mese, tuttavia non sembra essere tutto apposto. La 31enne di Astino si sta allenando allo Stelvio dove sta completando il terzo blocco di lavori, ma ciò non sembra rincuorarla complice i postumi dell'infortunio che sembrano faticare a passare. Se è vero che il peggio sembra essere alle spalle, le possibilità di vederla al via della Coppa del Mondo di sci alpino 2024/2025 sono tutt'altro che scontate.
La frattura pluriframmentaria del pilone tibiale della gamba destra fa ancora particolarmente male tanto da dover far ripensare la propria preparazione che, come da tradizione, dovrebbe vederla trasferirsi dal prossimo 19 agosto insieme al resto della Nazionale a Ushuaia (Argentina).
"Devo capire come abbattere il dolore quando metto lo scarpone. Come disse Annibale valicando le Alpi, se non troveremo una strada, la costruiremo. Sperimenterò soluzioni in carbonio, sottili e su misura, da inserire tra calza e scarpone - ha spiegato Goggia in un'intervista a Il Corriere della Sera -. Sono come parastinchi da calcio e dissipano le pressioni: devo trovare il set up per il training in Argentina. Le ossa danneggiate per ora sopportano solo sedute blande. Io non mi lamento mai, con le ginocchia che mi ritrovo sarebbe impossibile sciare ad alto livello, ma ormai sono abituata, ma questo è un infortunio diverso rispetto ai precedenti, il dolore c'è e il problema riguarda la guaina del tendine tibiale anteriore, recisa per mettere la piastra: ha una parte adesa e una libera, ed è quest'ultima che mi fa vedere le stelle”.
Il dolore è ancora forte e con essa anche la paura di dover rinviare tutto, nonostante ciò l'obiettivo principale rimangono le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 dove la finanziera orobica vorrebbe presentarsi nel migliore delle condizioni con l'obiettivo di vincere davanti al proprio pubblico. "Per i medici avrei dovuto riprendere lo sci dopo 6 mesi. Secondo il dottor Panzeri il dolore non passerà e dovrò gestirlo. Lavoro in palestra e faccio atletica, ma non posso ancora correre a causa delle parestesie che danno una percezione alterata della sensibilità - ha confessato Goggia -. Con il dt Rulfi abbiamo pensato anche allo scenario peggiore, che sarebbe quello di saltare la stagione 2024/25, levare le placche a novembre e lavorare nell'ottica dei Giochi Olimpici 2026. È un'ipotesi da considerare, ma se troverò la quadra con scarpetta e scarpone tutto andrà in crescendo. Ed è ciò che mi auguro, anche se ammetto che alle prime curve ho pianto sotto la maschera”.