Il 5 aprile 2024 - tre mesi e mezzo fa, per intendersi - l'Efes ha vinto il derby di ritorno di Eurolega in casa del Fenerbahce: alla Ülker Sports Arena, l'MVP di giornata è Will Clyburn. 21 punti, 5 rimbalzi, 4 assist, 1 palla rubata, 28 di valutazione e la seguente dichiarazione nel post partita: "Se qualcuno avesse dubbi su chi sia il miglior 3 in Europa, sono sempre io. E lo sarò ancora".
Una frase che dice molto, se non tutto, della personalità e del carisma di un atleta e di una persona dal percorso assai tortuoso. "Un ragazzo da Detroit con umili origini" non è solo la bio del profilo Instagram di William Dalen Clyburn, è la verità. È la descrizione di un'ala dal talento purissimo ma costretta a cambiare 3 college in carriera prima che diventasse una moda redditizia come oggi (dal circuito NJCAA con Marshalltown Community College all'NCAA con Utah e Iowa State), passato dall'eliminazione in regular season di EuroChallenge con Ulm e dalla stagione di soli delusioni locali con l'Hapoel Holon prima di conoscere, in Europa, la competizione che arriverà a vincere nel 2019 con il CSKA.
È la ripresa dalla caduta avvenuta dal punto più alto della carriera, dal trionfo di Vitoria (con MVP delle Final 4 e primo quintetto della stagione regolare inclusi) alla rottura del legamento crociato anteriore a Berlino nel giro di cinque mesi. È la coda dell'ultima stagione all'Efes che, dopo un biennio più complicato che lineare, ha dimostrato che Will Clyburn è ancora in grado di spostare gli equilibri di alta Eurolega, convincendo la Virtus Bologna a un investimento milionario.
Anche solo limitandosi al campo, Clyburn costringerà Banchi a prendere le classiche decisioni complicate che tutti i coach vorrebbero poter prendere: avendo sostanzialmente abbandonato l'imperante atletismo sul parquet della Uber Arena nell'ottobre 2019, i possessi in isolamento con cui si servirà l'ex Efes come si bilanceranno con la creazione in post di Shengelia e le uscite dai blocchi di Belinelli? Si cercherà di minimizzare la lacune in termini di visione di gioco (anche se i 2 assist a gara nel 2023/24 di Eurolega, massimo in carriera, possono aprire qualche spiraglio di ulteriore evoluzione) o si chiederà di sacrificare qualche gioco lontano dalla palla per far entrare Clyburn in ritmo in autonomia?
Will Clyburn non è solo il giocatore che la Virtus avrebbe voluto una volta che, rinunciando a Iffe Lundberg, si trovasse ad affidare la palla per decidere la partita - nel girone d'andata della penultima Eurolega, Clyburn è stato il 3° giocatore per punti segnati negli ultimi 5' o nell'overtime di gare concluse con meno di 5 punti di scarto. È, come riporta la descrizione del suo canale Twitch, "in parte cestista, in parte papà, in parte marito": il legame con Jasmine è sostenuto non solo dai tre figli della coppia ma da una decina d'anni di reciproco supporto e sostegno.
Aver già condiviso esperienze, gare e spogliatoio con Achille Polonara (Efes 2022/23), Daniel Hackett (CSKA MOsca 2018-22) e Toko Shengelia (CSKA Mosca 2020-22) non potrà che facilitare l'ambientamento di Clyburn all'ombra delle Due Torri. Nella speranza che, per l'ennesima volta nella vita e nella carriera, Bologna sia il culmine della risalita del #21 dal Michigan.