Giusto un paio di tasselli (magari tre) mancano all'Olimpia Milano per completare un roster che, fino all'annuncio clamoroso della Virtus Bologna, si presentava senza rivali in Italia e uno dei più profondi di Eurolega. Se per il centro sono meno i nomi fatti e più lunghi i tempi delle trattative, per l'ultimo esterno (ultimo?) da inserire nel roster di coach Messina si stanno facendo sempre più insistenti le voci intorno a Fabien Causeur.
Occorre fare chiarezza, innanzitutto sulle necessità milanesi. La scelta deve ricadere su un profilo più adattabile a muoversi senza palla e generare attacco sul perimetro, servendo per quello che è tanto mancato con l'infortunio di Billy Baron? Oppure su un difensore adattabile nel sistema di cambi dell'Olimpia, prendendo il testimone del Devon Hall passato al Fenerbahce insieme a Melli? O ancora, una guardia che sappia creare per sé e per i compagni dal palleggio, così da garantire la stessa pericolosità offensiva palla in mano anche nei pochi minuti senza Shavon Shields?
Fabien Causeur non può rispondere da solo a tutte queste richieste. Non lo avrebbe mai fatto in carriera, men che meno a 37 anni compiuti da poco più di un mese (16 giugno). Presenza fissa di Eurolega dal 2012 a oggi (Baskonia, Brose Bamberg e Real Madrid, con cui ha trionfato nel 2018 e nel 2023), il francese ha ancora registrato 15' di media sui parquet della massima competizione continentale nel 2023/24, per 18 volte partendo nel quintetto titolare del Real di Chus Mateo.
A destare più preoccupazione è però il finale di stagione di Causeur: 10' totali tra playoff e Final 4 di Eurolega, 25% da 3 e minutaggio passato da quasi 16' a poco più di 13' nella postseason vincente in Liga ACB col Real. Numeri che certificano uno status ormai conclamato da role player, ma per la prima volta in carriera non più efficiente ed efficace in entrambe le metà campo come lo era fino a poco prima.
Le cifre grezze dell'ultima stagione regolare di Eurolega dipingono un esterno complementare, a punire sugli scarichi e sui vantaggi creati da altri compagni, comunque di ottima resa (52.3% da 2, 38.5% da 3 su quasi 2 tentativi a gara, 93.8% ai liberi). Il calo notevole del carico offensivo è ancor più visibile in Liga Endesa: dalle 4 triple tentate di media del 2020/21 (45.5% di conversione, massimo in carriera), il francese è arrivato alle 2.6 dell'ultima annata (32.6%, 3° peggior percentuale della sua carriera in ACB). Causeur è stato spesso impiegato da Mateo come "fake starter", "finto titolare" inserito nel quintetto iniziale per impedire al principale esterno avversario di prendere ritmo offensivo: la maggior parte dei minuti del nativo di Brest sono giocati nel primo e secondo quarto, con una presenza nel finale ormai legata più a partite dall'esito già deciso che non a sfide tirate.
Per Causeur, quella all'Olimpia Milano sarebbe la quarta guida tecnica italiana della propria carriera (Scariolo e Crespi al Baskonia e Trinchieri al Bamberg) e la seconda stagione della carriera al fianco di Maodo Lo (Bamberg 2016/17): chissà che la separazione dall'ambiente Real non possa rinvigorire l'impatto, confinato comunque in un ruolo e in un minutaggio tutt'altro che centrale, di Fabien Causeur.