Cina, Zhang ancora nei guai: debiti non pagati per 300mln, tra i creditori c’è la Premier League
Dopo la nota causa arrivata fino a Milano per i debiti non pagati alla China Construction Bank, alcuni creditori di PPLive, una società media di proprietà della famiglia Zhang, hanno chiesto aiuto alla Corte di Shanghai per ottenere quanto dovuto dagli ex proprietari dell’Inter
Non solo il debito non pagato con il fondo Oaktree che è costato l'Inter alla famiglia Zhang. Come riporta Calcio&Finanza, i proprietari del gruppo Suning devono affrontare ora altri problemi finanziari in Cina, dove nei giorni scorsi il Tribunale di Hong Kong ha trattato la richiesta da parte di quattro creditori, tra cui anche la Premier League, verso PPLive Sports International Limited, la società media di proprietà della famiglia Zhang, per un totale di 300 milioni.
Come spiega Calcio&Finanza, la PPLive Sports aveva acquisito i diritti tv per trasmettere le gare di Premier League in Cina per le stagioni 2019/20, 2020/21 e 2021/22, salvo poi annunciare con una lettera nell'estate del 2020 la decisione di rompere l’accordo e di non versare ulteriori quote di quanto dovuto (circa 206 milioni di euro).
La Lega inglese ha quindi fatto causa e nel gennaio 2022 ha ottenuto un giudizio a proprio favore da parte dell’High Court, giudizio che la Premier League ha poi utilizzato per chiedere al Tribunale di Hong Kong, ottenendola nel giugno dello stesso anno, la liquidazione di PPLive Sports.
I liquidatori hanno quindi individuato quattro creditori di PPLive, per un totale di circa 300 milioni di euro, ma secondo il Tribunale di Hong Kong "Sebbene i liquidatori abbiano comunicato con varie parti in relazione alle indagini sopra menzionate, non è stata ricevuta alcuna risposta significativa dalle parti interessate".
Ecco perché il Tribunale ha quindi emesso una sentenza in base alla quale chiederà al Tribunale Intermedio del Popolo di Shanghai n.3 "il riconoscimento e l’assistenza a sostegno della liquidazione della Società e dei suoi liquidatori" e se la Corte cinese darà il proprio via libera i creditori potranno rifarsi anche in Cina per ottenere quanto dovuto dalla società degli Zhang.