Crescere nel North Carolina, già di per sé, è un buon segno se si vuol diventare cestisti - Michael Jordan e Stephen Curry, per citarne un paio. Se si è pure figli d'arte (papà Lamont ha giocato a Georgetown in NCAA al fianco di Mutombo e Mourning), allora il destino pare segnato nella maniera migliore possibile. Che fosse proprio il fato a tracciare il percorso di Matt Morgan per arrivare alla Virtus Bologna?
Nato a Concord il 7 novembre 1997, Morgan è l'attrazione principale del basket liceale dello stato, al punto di aver la maglia ritirata alla Cox Mill High School. Nonostante questo, solo un'università del circuito di Division I di NCAA - il livello più alto della pallacanestro collegiale - si mostra realmente interessata: è Cornell, ateneo della Ivy League che Morgan non sapeva "nemmeno dove fosse", una delle Conference dove il focus rimane ancora principalmente concentrato sul percorso accademico rispetto a quello sportivo.
Morgan si dichiara al Draft NBA sia nel 2018, da junior, che nel 2019, da senior, senza ricevere chiamate né attenzione dalla Lega. Troppo lacunoso in difesa, troppo sottodimensionato come guardia per dirigere un quintetto in NBA, dove il solo e puro talento realizzativo non è ritenuto sufficiente per farsi spazio e strappare un contratto.
Il sogno di un contratto NBA rimarrà costante nella mente di Morgan, ancora oggi. Non è un caso che quella appena conclusa sia stata la quarta NBA Summer League della carriera di Morgan, che torna negli USA per mostrarsi ancor di più da vicino dopo la carriera intrapresa in Europa dagli scout e dai dirigenti delle 30 franchigie. È riuscito a mantenere un rapporto tangenziale con l'NBA nei primi due anni di professionismo, trascorsi con la squadra affiliata di Toronto in G League (Raptors 905) per poi riallacciarlo, dal 2021 a oggi, sempre col gruppo della Summer League dei "vicini di casa" Hornets.
Quella in Europa, di Matt Morgan, è definibile a tutti gli effetti una scalata. Il primo gradino è al Konyaspor, seconda divisione turca: leader del campionato per punti, assist e palle rubate (rispettivamente 21.6, 5.3 e 1.4), fino alla promozione in Serie A dei biancoverdi.
Il secondo passaggio è in maglia Le Mans Sarthe, in Francia: terzo miglior realizzatore della Pro A (20.5 punti) e 2° nella corsa all'MVP. Il primo? Un certo Victor Wembanyama, a qualche settimana dall'essere una delle #1 più scontate della storia dell'NBA Draft.
Un ulteriore step è quello compiuto ai London Lions: in un contesto ambizioso - nonostante le problematiche che hanno caratterizzato la proprietà di 777 Partners - i Lions hanno conquistato il secondo titolo britannico consecutivo e soprattutto la semifinale di EuroCup (sconfitti dai futuri vincitori di Paris) soprattutto grazie a Matt Morgan: primo scorer del campionato locale (17.8 punti di media), 5° migliore in EuroCup (16.5 punti a gara) e primo quintetto stagionale della seconda competizione continentale.
Arrivando ora in Italia e in Eurolega, c'è grande curiosità per scoprire quale ruolo e quali compiti sono previsti per Morgan nel roster della Virtus Bologna: già da oggi il principale talento palla in mano tra gli esterni delle V Nere, il personale difensivo per "coprire" Morgan sul perimetro è di primissimo livello (Hackett, Pajola, Cordinier), ma il passaggio dai corpi da fronteggiare in BBL ed EuroCup a quelli in Eurolega non è automatico. Matt Morgan, però, è a Bologna per salire di livello. Che riesca a farlo lui, con l'ambizione di conquistarsi un futuro in NBA, pochi dubbi. Che riesca a farlo fare anche alla squadra di Banchi, è la speranza di tutti i virtussini.