ATLETICA LEGGERA

Grandi firme per il Golden Gala 2024: confermate le presenze di Tamberi, Simonelli e Diaz

Il campione olimpico è uno degli atleti più attesi per il meeting in programma il prossimo 30 agosto a Roma, poche settimane dopo la conclusione delle Olimpiadi Estive 

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© Getty Images

Nonostante lo spostamento nel calendario per via della presenza dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, il Golden Gala si prepara a vivere un'edizione con i migliori rappresentanti dell'atletica mondiale. Un evento che potrebbe aver ancor più rilevanza a causa della concomitanza con la rassegna a cinque cerchi, ma soprattutto per le ottime prestazioni offerte sinora dai nostri atleti guidati da Gianmarco Tamberi, ancora una volta stella del meeting romano. 

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L'evento, in programma nella capitale il prossimo 30 agosto, vedrà al via il campione olimpico di salto in alto che, dopo aver infiammato lo Stadio Olimpico durante i recenti Europei, è pronto a fornire un'appendice di una stagione che potrebbe diventare storica. In pedana l'anconetano delle Fiamme Oro Padova ritroverà il vice-campione del mondo JuVaughn Harrison e l'oro indoor Hamish Kerr per una sfida che potrebbe diventare la rivincita dei Giochi.

Nella velocità la questione si potrebbe decidere nel continente africano con il botswano Letsile Tebogo, argento nei 100 e bronzo nei 200 agli ultimi Mondiali, sfiderà il keniano Ferdinand Omanyala sulla distanza più breve dove vanta un 9"79 che gli è valsa la seconda prestazione mondiale dell'anno. Al femminile occhi puntati invece sull'ivoriana Marie-Josée Ta Lou-Smith che sui 200 dovrà vedersela con la statunitense Mckenzie Long e con la britannica Daryll Neita. Grande attesa per i 400 dove Quincy Hall, dominatore dei Trials americani e del Meeting di Montecarlo proverà a conquistare il titolo dedicato ad Andrea Barbieri, scomparso a 44 anni lo scorso dicembre, in una gara che vedrà il ritorno in Diamond League del primatista italiano Luca Sito.

L'altra gara di spessore sarà senza dubbio quella dei 110 metri ostacoli dove Lorenzo Simonelli si presenta con i favori del pronostico dopo l'argento ai Mondiali Indoor e l'oro continentale oltre al 13"08 realizzato nel Principato a un soffio dall'americano Grant Holloway, suo avversario a Parigi per l'oro: Io sono sempre pronto, non vedo l’ora di scendere in pista a Parigi, e poi di correre forte al Golden Gala. Su questa pista sarà incredibile. Sento la responsabilità di essere campione d’Europa - ha spiegato durante la presentazione il giovane romano -. Parigi è una fonte di ispirazione per me stesso: voglio dimostrare ciò che valgo. Gli Europei sono andati bene e ho modificato gli obiettivi per le Olimpiadi. Da ‘Re dei Pirati’ sono pronto a lottare per il tesoro. Sono felice di essere un’ispirazione per i più piccoli. Fisicamente sto molto bene, sono carico. A Parigi mi divertirò. Gli americani? Non sono distanti”.

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Al femminile l'appuntamento sarà fra Masai Russell, appena diventata la quarta della storia con un fenomenale 12"25 ai Trials Usa, la francese Cyrena Samba-Mayela (12"31) e l’olandese Nadine Visser (12"36), tuttavia lo sguardo dei tifosi italiani sarà rivolto anche ai concorsi con Andy Diaz che si troverà di fronte Fabrice Hugues Zango (Burkina Faso) per il titolo nel salto in lungo. Pronto a vestire per la prima volta la casacca della Nazionale Italiana, il fuoriclasse di origine cubana sta attenendo con impazienza la sua partecipazione ai Giochi. "Per la prima volta farò ufficialmente parte della squadra italiana, è una seconda vita. Felice di farlo alle Olimpiadi. Agli italiani dico: vi voglio tutti davanti alla tv a tifarci. E poi vi aspettiamo tutti all’Olimpico per il Golden Gala - ha sottolineato il portacolori delle Fiamme Gialle -. Purtroppo non ho potuto saltare agli Europei perché non potevo ancora indossare la maglia azzurra, ho una ‘spina nel cuore’ per questo. Voglio dimostrare con i fatti che sono pronto a vincere e a saltare anche io 18 metri. Piacevole essere il favorito. Mi sento un esempio per chi come me vuole ricominciare da zero e inseguire i propri sogni, non solo nello sport”.

Nel salto in lungo lunghiste l'attenzione sarà rivolta su Malaika Mihambo e Larissa Iapichino, mentre nelle altre gare si possono già sottolineare le presenze del campione olimpico e mondiale del disco Daniel Stahl (Svezia), del pesista azzurro Zane Weir, campione europeo indoor, e del neozelandese due volte oro mondiale indoor Tom Walsh, delle astiste Nina Kennedy (Australia), campionessa del mondo a Budapest, Molly Caudery (Gran Bretagna), oro mondiale indoor a Glasgow, e Angelica Moser (Svizzera), campionessa europea a Roma. 

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A chiudere la rassegna sarà il mezzofondo capitanato dall'etiope Gudaf Tsegay, primatista del mondo dei 5000 metri e oro mondiale dei 10.000, impegnata per l’occasione nella gara dei 1500 che lo scorso anno ha regalato il record mondiale grazie al 3'49"11 di Faith Kipyegon (ritoccato a Parigi in 3'49"04 il 7 luglio). Tsegay non è lontana: in questa specialità è la terza donna di ogni tempo con il 3'50"30 centrato a Xiamen in Diamond League il 20 aprile scorso. Presente l’irlandese campionessa europea Ciara Mageean mentre il pubblico italiano potrà sostenere la regina d’Europa dei 5000 e dei 10.000, Nadia Battocletti, su una specialità che ultimamente frequenta più spesso.

Anche tra gli uomini, il record del mondo non è così distante: nei 5000 metri l’etiope leader dell’anno Hagos Gebrhiwet lo ha mancato per poco più di un secondo a Oslo, correndo in 12'36"73 (record: Joshua Cheptegei 12'35236 nel 2020) e potrà riprovarci a Roma, nello stadio che ha ospitato in passato i primati di Said Aouita e Moses Kiptanui. Sulla scia di Gebrhiwet a Oslo ha fatto benissimo anche l’altro etiope Yomif Kejelcha (12'38"95), confermato per il Golden Gala, mentre dal Kenya arriverà il bronzo mondiale Jacob Krop

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