PARIGI 2024

Giannis non basta, la Grecia ko con la Spagna (84-77)

Scariolo scappa, Spanoulis insegue sulle ali di Antetokounmpo ma non riesce a riacciuffare l'orgoglio dei veterani spagnoli

© FIBA

Un secondo quarto da 28-13 e la varietà difensiva di Scariolo permettono alla Spagna di rimontare la Grecia dopo un approccio di gara migliore da parte di Antetokounmpo e compagni. L'84-77 finale è dettato dalle percentuali stratosferiche da 3 delle Furie Rosse nella prima metà di gara e dall'impatto della panchina, Sergio Llull sopra tutti. Le speranze degli ellenici di passare come miglior terza sono ora ridotte al lumicino.

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L’inizio è caratterizzato dalla pericolosità individuali di entrambe le squadre oltre l’arco, specialmente coi lunghi: Papagiannis da una parte e Aldama dall’altra attirano le attenzioni lungo il perimetro, liberando l’area alle scorribande di Antetokounmpo e Willy Hernangomez (10-13 al 5’). È solo grazie all’impatto di Sergio Llull (8 punti nel primo quarto) che la Spagna rimane a contatto: un paio di triple realizzabili solo dalla guardia del Real Madrid sono l’unica maniera per la squadra di Scariolo di trovare ritmo contro la fisicità difensiva greca, che funge anche da propellente offensivo per la transizione orchestrata da Antetokounmpo: i 9 di Giannis tengono avanti gli ellenici di una singola misura alla prima sirena (21-22 al 10’).

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La prestazione balistica del roster di Scariolo permette di piazzare il primo parziale a proprio favore in apertura di secondo quarto: il momentaneo 7/12 da 3 porta Spanoulis a chiamare il timeout (33-27 al 15’), nonostante la fisicità greca sul perimetro costringa la Spagna a prendere conclusioni estemporanee. È dalla difesa che la Spagna trova maggiori conferme di un vantaggio ottenuto più “per caso”: la marcatura a zona permette alle Furie Rosse di controllare meglio i rimbalzi e far entrare in ritmo tutti i tiratori sin dalla transizione. Brizuela e due volte Abrines firmano il massimo vantaggio spagnolo all’intervallo (49-35), sostenuto da un 11/17 da 3 che ricorda da molto vicino il 12/18 di Team USA nel primo tempo contro la Serbia.

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Il controparziale greco in apertura di ripresa è dettato principalmente dal dominio atletico di Antetokounmpo contro il quintetto titolare spagnolo schierato a uomo: Aldama non è un corpo che può infastidirlo, e i 15 punti coi primi 11 tiri dal campo riportano la formazione di Spanoulis in singola cifra di svantaggio (55-47 al 15’). Rispetto al primo tempo, il rientro in campo di Llull sortisce meno effetto immediato: le 13 palle perse della Spagna – 3 di Lorenzo Brown, altrettante di Aldama – in 30’ generano possessi insperati per l’attacco rapido della Grecia, capace di rispondere alle triple di Aldama con le letture di Antetokoumpo in movimento. La tripla sulla sirena di Toliopoulos suggella il 62-56 all’ultimo mini intervallo, ribaltando nuovamente l’inerzia della sfida.

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A tener davanti la Spagna nell’ultimo quarto, nonostante le folate offensive di Toliopoulos e la creazione di Antetokounmpo in campo aperto, sono un paio di triple di Rudy Fernandez: la Grecia si riporta sino al -1, fino a quando il recordman per presenze consecutive alle Olimpiadi non viene messo fuori gioco dal “fuoco amico” (botta alla testa col ginocchio in caduta di Juancho Hernangomez sul 71-69). Il sigillo finale sulla gara è il parziale di 8-2 dalla pausa forzata dall’infortunio di Rudy Fernandez – portato fuori a braccia, il recupero per la sfida decisiva col Canada è chiaramente in dubbio -: la presenza di Aldama nei pressi di entrambi i ferri e la difesa mista della Spagna, concentrata a evitare le ricezioni profonde di Antetokoumpo, infila i granelli quanto basta negli ingranaggi dell’attacco della Grecia, troppo dipendente da ciò che Giannis può generare nei primi secondi dell’azione. È lo stesso #34 dei Bucks a prendersi la responsabilità della tripla che avrebbe riportato in parità il punteggio (80-77 a 21.8” dalla fine): primo ferro, rimbalzo difensivo di Willy Hernangomez e il 2/2 ai liberi della staffa, sublimata dalla lacrima di Diaz sulla sirena. L'84-77 avvicina la Spagna ai quarti, mentre la Grecia di un commovente Antetokounmpo (doppia doppia da 27 punti e 11 rimbalzi) è costretta a sperare in qualcosa di davvero complicato, anche a seconda del risultato di Australia-Canada.

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TABELLINO

SPAGNA: Brown 7, Pradilla 7, Fernandez 10, Lopez-Arostegui 0, Aldama 19, Brizuela 3, Diaz 3, J. Hernangomez 3, W. Hernangomez 11, Garuba 0, Abrines 8, Llull 13. Coach: Sergio Scariolo.

GRECIA: Walkup 5, Larentzakis 5, Moraitis ne, Toliopoulos 14, Calathes 8, Kalaitzakis 0, Papagiannis 5, Charalampopoulos 0, Papanikolaou 9, Chougkaz ne, Antetokounmpo 27, Mitoglou 4. Coach: Vasilis Spanoulis.

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