Il conto alla rovescia segna meno tre mesi, giorno più giorno meno. Il 31 dicembre scade il prestito di Gabigol al Flamengo e a quel punto l’Inter dovrà prendere una decisione fondamentale: vendere l’attaccante a titolo definitivo, pensare a un nuovo prestito oppure riprendersi il giocatore e provare a reinserirlo nel tessuto della squadra. Considerando che difficilmente Antonio Conte accetterebbe i rischi di quest’ultima operazione a metà stagione, restano da soppesare le possibili destinazioni. Sembra facile viste le prestazioni attuali di Gabigol, ma non è affatto così.
CIFRE DA FUORICLASSE
Nella ventunesima giornata del campionato brasiliano di serie A, Gabigol ha segnato un gol su rigore, ha creato moltissime occasioni, è stato eletto migliore in campo da tutti i giornali trascinando la squadra alla vittoria per 3-1 contro l’Internacional di Porto Alegre. Maracanà pieno, pubblico in delirio. Per il Flamengo era l’ottava vittoria consecutiva, una serie che sta insidiando il record storico del Guaranì di Campinas, capace di vincere 11 volte consecutive nel 1978. Il Fla è nettamente primo in classifica con 48 punti, 6 in più del Palmeiras e 11 in più del Santos. Ci sono buone possibilità che i rossoneri in dicembre si laureino campioni nazionali, ma nel frattempo stanno anche giocandosi la Coppa Libertadores: giovedì 3 ottobre la semifinale d’andata contro il Gremio. Nonostante l’allenatore portoghese Jorge Jesus continui a lamentarsi e a chiedere un attaccante in più, la stagione rischia di diventare trionfale per la squadra più amata del Brasile. Molto merito va anche a Gabriel Barbosa (che per chi non lo ricordasse è il vero nome di Gabigol), che in questo campionato Brasileirao ha segnato 18 gol in 17 partite. Nell’anno solare 2019 giocato tutto con la “camisa rubro-negra” numero 9, Gabi ha anche centrato la porta 7 volte nel campionato statale di Rio de Janeiro, 2 volte in Copa do Brasil, 5 volta in Copa Libertadores, per un totale di 32 gol. Senza dimenticare che nel 2018, in prestito al Santos, ha chiuso la stagione con il titolo di capocannoniere del campionato.
UN MISTERO DA CHIARIRE
Resta da chiarire come mai Gabigol abbia avuto una stagione così disastrosa con la maglia dell’Inter, stagione 2016-17. Sicuramente la situazione generale in casa nerazzurra non l’ha favorito. Una proprietà ancora da definire, Erick Thohir ancora alla presidenza, panchina affidata prima a Frank de Boer, poi a Stefano Vecchi, poi a Stefano Pioli e infine ancora a Stefano Vecchi. Continui cambi di metodo e di posizioni in campo, caos totale a livello gestionale. Un solo gol per l’attaccante brasiliano, segnato a Bologna con addosso una maglia dal colore (misteri del marketing) che è meglio dimenticare, decisivo ma uno solo. L’unico ricordo positivo di quella stagione prima di accettare un breve ma altrettanto disastroso prestito al Benfica nella prima metà della stagione 2017-18. Certo Gabigol ci ha anche messo del suo per evitare di affermarsi in Italia o più in generale in Europa. Strapagato (30 milioni di euro), presentato come se fosse quasi il nuovo Ronaldo, si è paracadutato nella realtà interista con quella stessa enfasi. A vent’anni si sentiva un fenomeno e c’è chi racconta ancora con raccapriccio le sue prime apparizioni nello spogliatoio interista, accompagnato da una sedicente guardia del corpo. Atteggiamenti che la squadra non ha recepito con benevolenza, così come poi il resto della squadra non ha molto gradito una sua tendenza a isolarsi dagli altri che alla fine gli è costata cara.
L’INTER VUOLE 30 MILIONI
Certo che se il Flamengo dovesse vincere campionato e Libertadores, si troverebbe con un bel gruzzolo da investire e potrebbe pensare seriamente a riscattare il giocatore, che ha un contratto con l’Inter fino al 30 giugno 2022, prolungato proprio in concomitanza con la definizione del prestito al Flamengo. Già all’inizio di agosto i dirigenti del Flamengo avevano effettuato un sondaggio. Erano i tempi in cui il club carioca stava provando a prendere Mario Balotelli e il viaggio in Europa era servito anche per dei colloqui con il diesse interista Piero Ausilio. Il vicepresidente Marcos Braz e il consulente legale Marcos Motta avevano prospettato un’offerta sui 20 milioni, insufficiente per il club nerazzurro. La richiesta attuale è di 30 milioni. L’Inter fa sapere di non avere fretta ed è convintissima che se Gabigol continuerà a segnare con questi ritmi, qualche offerta su quei livelli arriverà. Se il Flamengo non dovesse trovare i soldi per chiudere l’affare (tenendo conto che il giocatore ha un oneroso ingaggio di 3,5 milioni a stagione oggi interamente a carico dei rossoneri), Ausilio e Marotta pensano di poter comunque vendere il giocatore a quella cifra a qualche club inglese o spagnolo. Ma ora conta solo il presente, con Gabigol che continua a segnare e il Flamengo che può vincere tutto. Al resto si penserà fra tre mesi.