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F1 Belgio: Russell primo ma poi squalificato, la vittoria va a Hamilton

La Mercedes del britannico trovata sotto peso: con la sua squalifica il secondo posto è di Piastri, Leclerc terzo

F1, le immagini del GP del Belgio a Spa

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Colpo di scena clamoroso al GP del Belgio di F1, con la classifica riscritta poche ore dopo il termine del quattordicesimo appuntamento della stagione. George Russell, vincitore del Gran Premio a Spa-Francorchamps in una gara condotta magistralmente con sosta unica, è stato squalificato per "inosservanza delle norme sul peso" e ha ceduto la vittoria al suo compagno di box Lewis Hamilton. Per via della squalifica del britannico si accomoda quindi sul secondo gradino del podio Oscar Piastri con McLaren e la Ferrari di Charles Leclerc.

George Russell è stato dunque squalificato dal Gran Premio del Belgio dopo che la sua Mercedes è stata trovata sottopeso al termine della gara. La decisione dei commissari, arrivata poche ore dopo il termine della gara, rivoluziona il podio di un GP che aveva visto il britannico come grande protagonista. Il 63 Mercedes, infatti, aveva sorpreso tutti con la strategia a una sosta mentre tutti erano andati a due, portando la sua W15 al trionfo con un rischio elevato di degrado gomme. Una grandissima impresa, di fatto vanificata per il grave errore interno alla scuderia di Brackley, con la monoposto di Russell trovata 1,5 kg sotto peso rispetto al consentito.

A togliere il successo al pilota Mercedes è un rapporto del delegato tecnico pubblicato dopo la gara che ha affermato che, sebbene inizialmente la vettura fosse risultata conforme al peso minimo di 798 kg, in seguito sono stati rimossi 2,8 litri di carburante. Nel rapporto si legge che "la vettura non è stata completamente svuotata secondo la procedura presentata dal team nei documenti di legalità in base all'articolo 6.5.2 del TR".

Insomma, una domenica dolce diventata amara per Mercedes che perde la doppietta, ma non il successo. La vittoria del GP, infatti, va a Lewis Hamilton. Il re Nero, che aveva ben figurato in pista dal via fino al termine dei 44 giri ha infatti ereditato il successo dal compagno di box, ma se fosse arrivato in pista non sarebbe di certo stato uno scandalo. Il britannico, infatti, sembra essere ritornato quello di una volta alla guida della Mercedes, con un ritmo forsennato che ha messo alle strette prima Leclerc e poi, nel finale, anche Russell. E Piastri, che alla fine da terzo sale al secondo posto, ci ha provato fino alla fine, ma battere le (o in questo la) frecce d'argento è stato impossibile.

A godere della squalifica di Russell anche Charles Leclerc, che sorride dopo una domenica deludente. Quarto alla bandiera a scacchi e poi terzo per decisioni post gara, il monegasco si era infatti lasciato ingannare da McLaren, con una finta di pit stop di Piastri che gli aveva fatto perdere quel tempo necessario per cedere la posizione e poi, al traguardo, anche il podio. Una Ferrari, quella del monegasco, che nello stint con gomma dura ha faticato e non poco, ma che è riuscita a cogliere l'occasione per il terzo posto, soprattutto considerando che dietro alla SF24 c'è Max Verstappen, protagonista di una rimonta che lo ha portato al quarto posto con assist di Sergio Perez. In battaglia, infatti, il messicano si era scansato facendo passare l'olandese, ma non tanto da permettergli di conquistare il podio.

Tra le due Red Bull si piazzano la McLaren di Norris e la Ferrari di Carlos Sainz, con Perez che chiude settimo davanti a Fernando Alonso, Esteban Ocon e Daniel Ricciardo, gli ultimi ad andare a punti. Il britannico della vettura color papaya paga la partenza horror che lo ha portato a indietreggiare e di parecchio in griglia, lo spagnolo invece prima fa un lungo, poi si ritrova al centro del gruppo e non riesce nel guizzo per riprendere i posti che contano.

Nelle retrovie Stroll chiude 11° davanti ad Albon, Gasly e Magnussen, domenica da dimenticare per Bottas, Tsunoda, Sargeant e Hulkenberg che chiudono la griglia davanti allo squalificato Russell e al ritirato Zhou.

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