Non si fermano le polemiche riguardanti le condizioni della Senna, utilizzata come campo di gara alle Olimpiadi di Parigi 2024. Diversi atleti hanno riscontrato problemi fisici dopo aver affrontato le gare di triathlon facendo emergere una serie di dubbi sulla balneabilità del fiume. Molti dei partecipanti si sono detti preoccupati di quale potrebbero essere le conseguenze, come sottolineato anche dalle azzurre Alice Betto e Bianca Seregni.
C'è chi però ammesso di esser stato male durante la prova a cinque cerchi come il canadese Tyler Mislawchuk che ha chiuso la gara maschile in nona posizione: "Non sono venuto qui per arrivare tra i primi 10, ma ho dato tutto quello che avevo - ha spiegato il triathleta nordamericana -. Ce l’ho messa tutta e non ho rimpianti, lo rifarei, anche se ho vomitato 10 volte. La Senna non era pulita, ma lo rifarei".
Timori anche da parte della belga Jolien Vermeylen che ha spiegato come fosse più complicata di quanto si è visto: "Ho bevuto molta acqua, quindi sapremo domani se starò male o no. Ovviamente non ha il sapore di Coca-Cola o Sprite. Mentre nuotavo sotto il ponte, ho annusato e mi sono detta ‘non pensare troppo’. La Senna è sporca da cento anni, quindi non si può dire che la sicurezza degli atleti sia una priorità - ha sottolineato Vermeylen -. Se la gara non avesse avuto luogo sarebbe stato un peccato per l’organizzazione, per Parigi, per la Francia. Era oggi o mai più, e non potevano nemmeno annullare del tutto la gara. Ora non resta che sperare che non ci saranno troppi atleti malati. Ho preso i probiotici, ho bevuto il mio Yakult, non potevo fare di più, avevo l’idea di non bere acqua, ma ne ho bevuta troppa”.