ENEA BASTIANINI: VOTO 10
Chiude imbattuto il fine settimana di Silverstone, confermando la sua predilezione per l'asfalto inglese con una dimostrazione di superiorità e di autostima che ne fanno - potenzialmente - un terzo candidato al titolo, ma solo se il romagnolo riuscirà a confermare i suoi "winning ways" di inizo agosto nei prossimi due-tre appuntamenti. Restando a Silverstone, un weekend da incorniciare sotto ogni punto di vista: grinta, preparazione, freddezza e determinazione nel non darsi mai per vinto. Nulla da eccepire e massimo dei voti come logica (ed esclusiva) conseguenza.
JORGE MARTIN: VOTO 7,5
Ancora visibilmente scottato dalla vittoria sfumata all'ultimo giro al Sachsenring, lo spagnolo in Inghilterra ci è andato con il piede di piombo: un po' in modalità "il Mondiale è lungo e i conti si fanno alla fine". Ha fatto bene, visto che è prontamente tornato in testa al Mondiale, ma gli manca la luce negli occhi di qualche tempo fa. Si è come incupito. A conti fatti, con un po' di "garra" in più Jorge avrebbe (forse, e sottolineiamo forse) potuto lasciare Silverstone con un margine su Bagnaia ben superiore ai tre punti attuali.
FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 6,5
Come Martin, il campione in carica è per così dire stato "un po' indietro", tirando i remi in barca alla domenica, al pensiero di poter ripetere il DNF della Sprint. Se lo possono permettere, sia Pecco che Jorge. Almeno per il momento. Certo, ripartire con un bottino sotto media, dopo quattro vittorie di fila lascia un po' interdetti. Non sempre le vacanze fanno bene! Detto con il sorriso, si capisce.
ALEIX ESPARGARO: VOTO 5,5
Aveva messo le mani avanti sulla superiorità delle Ducati in gara rispetto alla performance da qualifica. Purtroppo per lui, ci aveva visto giusto. Salva il gradino più basso della Sprint, chiude solo sesto nel GP full distance, con una gara da gambero che non onora fino in fondo la splendida livrea "perla Nera" della sua Aprilia. In ogni caso il bilancio del fine settimana è positivo. Non si può dire lo stesso per MAVERICK VINALES (VOTO 4) che inizia, prosegue e chiude in modalità fantasma un weekend appunto "impalpabile", per non dire evanescente. Non è la prima volta e continua a non capirsi perché.
MARC MARQUEZ: VOTO 6,5
Ai piedi del podio, a piedi e basta... sabato: DNF per così dire in buona compagnia (Bagnaia) nella Sprint. Il Cannibale spagnolo non va tecnicamente in bianco (come la sua Ducati in livrea nostalgica) ma poco ci manca e perde terreno dal pilota al quale ha strappato la Ducati ufficiale per il prossimo anno: 192 punti Bastianini, 179 per Marc che non riesce mai ad entrare nel vivo della battaglia per il podio inglese, anche se chiude vicino al suo prossimo compagno di squadra. Ma dietro, ecco, per fargli le pulci come si deve.
VORREI MA NON POSSO: VOTO 4
Martin piuttosto rinunciatario nel finale, Bagnaia e Marquez (Marc) ugualmente restii a prendersi... inutili rischi domenicali dopo i rispettivi "nulla di fatto" nella Sprint. Forse forse ce n'è abbastanza, da parte degli appassionati che hanno pagato (presumibilmente caro) il biglietto domenicale, per intentare una class action volta al rimborso del biglietto!
FABIO DI GIANNANTONIO: VOTO 7
Un bel quinto posto per il pilota romano che - forse ringalluzzito dalla livrea "simil-valentiniana" della sua Ducati e del suo casco - va in tripla cifra nel Mondiale (ottavo con 104 punti) al termine di una gara nella quale dà vita ad un paio di sfide vinte, chiudendo (quinto) la "manita" Ducati di Silverstone.
PEDRO ACOSTA: VOTO 5
Esaurito l'effetto-sorpresa di inizio stagione, il rookie spagnolo sembra avere anche un po' messo in cantina la scatola con i fuochi d'artificio. Nient'altro che una fisiologica fase di assestamento, ne siamo certi. Certo che Pedro non si fa mancare nulla nel weekend "british" del Mondiale, con quell'irruenza che nei primi GP dell'anno lo aveva portato nelle posizioni che contano ma di recente lo spedisce nelle vie di fuga o contro le carene avversarie.
MOTO E CASCHI ANNIVERSARY EDITION: VOTO 5
Suggestive ma pasticcione e più ancora pasticciate. Le livree speciali (e vintage) del Gran Premio di Gran Bretagna al primo impatto hanno impressionato. Poi però a ben vedere (nel vero senso della parola) l'operazione nostalgia ha suscitato qualche levata di sopracciglio. A Siverstone Dorna ha scelto di concentrare i festeggiamenti per i 75 anni del Mondiale ma non tutti i richiami cromatici alla Storia sono sembrati all'altezza della Storia stessa. Per non parlare dei caschi revival sfoggiati dai piloti, visto che la moda di cambiare casco spesso e volentieri è storia (con la esse minuscola in questo caso) di tutti i giorni o meglio di tutti i weekend di gara. Incontentabili noi? Può darsi, o forse... ridondanti loro!