Il passaggio di consegne ci sarà, ma per il momento può aspettare. Nole Djokovic è e resta il più grande e l'oro di Parigi, contro un fortissimo Carlos Alcaraz, è il coronamento di una carriera che definire straordinaria è riduttivo. La grande commozione alla fine del match, però, la dice lunga su quanto il serbo tenesse a questa medaglia: "Ho dato cuore e anima per questo oro - ha detto -, il mio primo a 37 anni". Una medaglia che gli permette di diventare il terzo uomo a realizzare il Career Golden Slam in singolare dopo Andre Agassi e Rafael Nadal. Il serbo è però il primo a farlo ai Giochi Olimpici: Agassi lo ha completato nel 1999 (Roland Garros), Nadal nel 2010 (US Open). Tra le donne le uniche a realizzare l'impresa sono state Steffi Graf e Serena Williams.
Molto amaro, ovviamente, è al contrario il commento di Alcaraz: "Perdere così fa malissimo", ha spiegato lo spagnolo che ha dovuto cedere due volte al tie break dopo una partita estremamente combattuta ed equilibrata. Il tempo è per sua fortuna dalla parte sua - che ha già vinto quattro Slam - e del nostro Jannik Sinner. Il futuro è loro, ma per il momento gode una volta ancora Djokovic.