Come comportarsi con una squadra che, nell'ultima annata sportiva, ha trovato la prima vittoria al 4 dicembre? La scelta della Nutribullet Treviso, ancor più chiara coi movimenti dell'estate, va in direzione contraria alla tendenza di cambiare i connotati del progetto qualora, nell'immediato, non arrivassero risultati: fiducia a coach Vitucci, fiducia nelle qualità del gruppo, fiducia nello scouting del DS Giofrè.
Sfruttando anche un'attenzione del mercato logicamente ristretta dalle 9 sconfitte iniziali e da una salvezza raggiunta ai primi di maggio, l'Universo Treviso Basket è riuscita nell'intento di confermare le fondamenta di un gruppo che ha sì reso meno delle aspettative, ma che nutre un diffuso sentimento di rivalsa. Con una stagione in linea con le attese, sarebbe stato impossibile per una squadra che non disputa una competizione europea riproporre una coppia di guardie come Ky Bowman e D'Angelo Harrison, ad esempio, e da lì ripartirà il lavoro di coach Vitucci.
Sempre in cabina di regia è forse arrivato il cambiamento più significativo: senza più la leadership emotiva di capitan Zanelli, Treviso ha optato per Bruno Mascolo, play più raffinato offensivamente, meno energico e meno impattante a livello difensivo ma che conosce già staff e compagni di reparto (vedasi la Brindisi 2022/23). Anche Valerio Mazzola, fondamentale equilibratore per quintetti alla ricerca di spaziature, è una novità "relativa", avendo già lavorato con coach Vitucci in passato (Auxilium Torino, 2016/17).
Per un nucleo che ha già toccato il fondo ed è risalito, grazie al confronto diretto tra il caldissimo Palaverde, coach e giocatori simbolo, le incognite concesse in sede di mercato sono state giusto un paio. La prima, Justin Alston, è relativa all'ambientamento con un contesto sconosciuto: l'annata in Grecia è stata più che discreta (12.9 punti e 7 rimbalzi di media), ma riconvertire l'atletismo mostrato al PAOK anche in LBA non è cosa scontata.
La seconda, JP Macura, ha un sapore più romantico, tutto racchiuso nelle dichiarazioni di Giofrè in seguito all'annuncio: "Ho avuto la conferma che si tratta di un ragazzo con grandissime qualità umane e morali. Per le sue capacità tecniche penso servano poche presentazioni". Sono le condizioni fisiche dell'ex Tortona a destare qualche interrogativo: non potrebbe essere altrimenti - la schiena gli ha impedito di scendere in campo per tutto il 2023/24 - ma avere sul parquet sempre almeno uno tra lui e Harrison darà quella spinta energica esclusivamente positiva che il Palaverde ha saputo trasmettere nel finale di stagione.
Harrison e Bowman per aumentare la costanza di rendimento; Olisevicius e Mezzanotte per accrescere la versatilità in ala e giocare con le spaziature; Torresani e soprattutto Paulicap - il centro statunitense ha trascorso l'estate ad allenarsi nelle strutture trevigiane: attenzione alla sua seconda stagione in LBA, probabilmente l'ultima in una squadra senza un impegno infrasettimanale... - per aggiungere elementi fisici e tecnici. Dalla pazienza e dal confidare nel miglioramento dei singoli, c'è da scommettere che Treviso e Frank Vitucci terranno ancor più fede alla loro tradizione vincente.