Parafrasando il claim di una vecchia campagna pubblicitaria si potrebbe dire: "Porte chiuse alla Ferrari". O meglio cancelli, quelli di Maranello. Dopo l'ultima settimana di lavoro (quella seguita al Gran Premio del Belgio) è iniziato il coprifuoco estivo che terminerà solo con l'inizio della settimana che porta al Gran Premio d'Olanda del 23-25 agosto. Chiuso per ferie insomma: quindici giorni di stop per gli uomini del Cavallino Rampante e per le altre nove squadre che danno vita al Mondiale, ovviamente. Alla ripresa tutti sono attesi dall'appuntamento back-to-back di Zandvoort e di quello a cavallo tra agosto e settembre con l'attesissimo Gran Premio d'Italia sul rinnovato Autodromo di Monza. Un evento, quest'ultimo, che la Ferrari non può permettersi di fallire. Non si tratta di un semplice modo di dire: Monza è un must!
Più sostanzialmente, a Maranello è già 2025. I Gran Premi più recenti ci hanno restituito un Lewis Hamilton ringalluzzito da due successi in tre gare: una notizia che non può che fare bene alla Scuderia che il prossimo anno schiererà proprio il sette volte iridato al fianco del confermato Charles Leclerc. Dal punto di vista tecnico e manageriale, la partenza di Enrico Cardile ai primi di luglio verso Aston Martin ha lasciato virtualmente scoperta un'area importante (quella relativa al telaio). Il Team Principal Frederic Vasseur ha assunto ad interim le competenze dell'ingegnere aretino ma logicamente si tratta ora di sostituirlo in pianta stabile. Senza dimenticare che a metà ottobre prenderanno servizio a Maranello due acquisti perfezionati dalla Ferrari nella prima metà dello scorso mese di maggio: gli ex Mercedes Loic Serra e Jérôme d'Ambrosio. Rumors d'Oltremanica suggeriscono che il management ferrarista abbia messo gli occhi su Mike Elliott, lui pure ex uomo Mercedes, magari "sponsorizzato" da sir Lewis! E Adrian Newey? Beh, il genio inglese sembra proprio aver deciso di non muoversi dall'Inghilterra e di offrire i propri servigi ad Aston Martin che - al di là degli aspetti economici e ambientali - rappresenta una prospettiva più allettante dal punto di vista della libertà di manovra e della "voce in capitolo" su scelte tecniche e sportive a livello di organigramma.
Rispetto al 2023 intanto la Ferrari ha chiuso il... girone d'andata del Mondiale (in realtà quasi due terzi del cammino: quattordici GP di 24) con un bilancio migliorativo ma... non abbastanza per lottare per il titolo: due vittorie (Sainz in Australia, Leclerc a Montecarlo) "contro" nessuna la scorsa stagione. Dieci passaggi sul podio (solo tre un anno fa), mentre il distacco dalla vetta della classifica Costruttori è sceso addirittura da 312 a 63 punti, nei confronti della Red Bull. Restando in tema, tra Zandvoort e Monza (e poi oltre) la Ferrari ha l'obbligo di puntellare il terzo posto nel Mondiale Costruttori (già ottenuto lo scorso anno alle spalle di Red Bull e Mercedes. L'attuale vantaggio sulle Frecce d'Argento (pur in piena traiettoria ascendente) è di ben 79 punti. Missione possibile, insomma. Più difficile invece provare a riprendersi il secondo posto dalla McLaren che è avanti di "sole" ventuno lunghezze (366 a 345) ma in trend fortemente ascendente.