qui milan

Milan, Pavlovic si presenta: "Pronto a lottare, senza paura. Desideravo vestire il rossonero"

Il difensore serbo non vede l'ora di giocare a San Siro ed è pronto a diventare un pilastro del reparto arretrato rossonero 

oraxora placeholder

Strahinja Pavlovic è pronto a prendersi il Milan di Paulo Fonseca per diventare un punto di riferimento della difesa rossonera. Il centrale serbo, parlando a Milan tv, si è infatti detto carico ed entusiasta dell'arrivo in Serie A, campionato che ha visto in passato protagonisti i difensori più forti in circolazione, soprattutto in rossonero: "Era il mio desiderio venire al Milan, mi hanno molto ispirato difensori come Maldini, Nesta e Stam. Sono felice di indossare lo stesso numero di Jaap, è una leggenda. Erano fantastici tutti e tre ma purtroppo ero troppo giovane per seguirli, però per me questi tre erano incredibili. Vidic penso sia stato un difensore fortissimo per il suo stile di gioco. L'ho guardato quando ero più giovane e l'ho sempre seguito. Lui è stato la mia ispirazione".

"Strahinja significa 'senza paura'. Mi piace il mio nome, mi descrive bene" ha spiegato il difensore ai canali ufficiali del Milan, sottolineando di essere pronto a lottare per la maglia rossonera.

Il 23enne di Sabac, arrivato al Milan dal Salisburgo, è infatti carico: "È molto importante avere un carattere vincente e presto molto attenzione a quest'aspetto. Sono ovviamente molto felice di poter giocare di nuovo con Noah Okafor. Abbiamo giocato insieme due stagioni e abbiamo un ottimo rapporto".

"Il 31 di Stam? È una leggenda e sono felice di poter indossare il numero 31. Era il mio numero anche al Salisburgo, amo questo numero" ha detto.

Leggi anche

Milan, ufficiale Pavlovic: indosserà la maglia numero 31

E sullo Strahinja Pavlovic extra campo ha svelato: "Fuori dal campo sono un ragazzo normale come gli altri. Mi piace giocare a calcio con gioia, passione ed emozioni. La mia famiglia è stata molto importante per me, sono sempre stati al mio fianco in questi anni. Gli sono grato per tutto. Quando ero piccolo e avevo circa 3-4 anni mio papà giocava a calcio e io volevo sempre vederlo, poi a 6 anni ho iniziato pure io ed è stato amore a prima vista. È stato un percorso difficile ma ora sono qui e molto orgoglioso".

Ed è anche pronto a giocare a San Siro, stadio che lo ha strabiliato da avversario quando ha giocato contro il Milan col Salisburgo: "Non dimenticherò mai il momento in cui sono entrato in campo per il riscaldamento. Un ambiente caldissimo. Stavano cantando quella canzone famosa: 'Sarà perché ti amo', penso. Mi è piaciuto tantissimo anche da avversario".

Poi la promessa a Fonseca: "Sono pronto a lottare e vedere il mister cosa si aspetta da me. Sono pronto a fare tutto ciò che mi chiederà".

Notizie del Giorno

NATIONS LEAGUE DONNE, ITALIA IN CASA A FEBBRAIO CONTRO GALLES E DANIMARCA

SERIE B, LA CARRARESE INCONTRA PAPA FRANCESCO

MILITO: "LAUTARO MARTINEZ AVREBBE POTUTO VINCERE IL PALLONE D'ORO FACILMENTE"

JUVENTUS: GIANELLO NOMINATO PRESIDENTE DELL'ESSMA

PUGNO DI FERRO IN PREMIER LEAGUE CONTRO LA PIRATERIA