HOCKEY PISTA

Hockey Pista, il Mondiale di Novara si avvicina con un'Italia matura che punta in alto

A un mese ai World Skate Games di Novara il portiere azzurro Ricky Gnata disegna una nazionale competitiva, nonostante la l’assenza per infortunio di Federico Ambrosio

© foto Roberta Mirabile

Manca poco più di un mese all’avvio dei Mondiali di Novara e la Nazionale si appresta ad addentrarsi in un evento di portata storica. Il World Skate Games 2024 vedrà al via ben 66 selezioni, suddivise nei mondiali Under 19 (dall’8 al 14 settembre), senior femminile e maschile, che partiranno il 16 e si chiuderanno il 22 settembre. Una rassegna iridata che si svilupperà per la prima volta in 4 palazzetti di una stessa città - Pala Igor, Pala Dal Lago, Palasport di Novarello e Pala Sartorio - evento unico che Novara ha garantito grazie a forti investimenti in termini strutturali, valutati intorno alle 660 mila euro, per interventi permanenti, che lasceranno in eredità strutture migliorate.

L’Italia senior maschile si ritroverà a Recoaro Terme (la Coverciano dell’hockey pista) agli ordini del C.T. Alessandro Bertolucci il 19 agosto, con un’importante defezione legata al forfait di Federico Ambrosio, che ieri ha ufficializzato la sua assenza a causa di un doppio infortunio. Prima ad un ginocchio, che l’ha privato delle finali scudetto vinte dal suo Forte, poi per un’ernia inguinale "Ho fatto di tutto per esserci - afferma tramite l’Ufficio stampa FISR - e ci tenevo a partecipare. Ho iniziato con la riabilitazione già da tre settimane, come era già in programma congiunto tra Hockey Forte e lo staff tecnico della Nazionale. Già dalle prime sedute c'era qualcosa che non andava e, dopo una nuova valutazione, il mio ginocchio non poteva soffrire già dei carichi così importanti. La società mi ha detto che potevo decidere se continuare o meno, ma dopo un'attenta valutazione abbiamo deciso di non proseguire. Nei giorni scorsi sono stato anche operato all'ernia inguinale, un problema che mi portavo avanti da quattro anni”. Al suo posto nei 12 iniziali verrà convocato Alberto Pozzato, che bene aveva fatto nella Coppa delle Nazioni della scorsa primavera.

© foto Roberta Mirabile

Escluso Ambrosio, l’atleta più anziano nel roster azzurro diventa così Riccardo Gnata, già campione d’Europa nel 2014, presente in Nazionale ininterrottamente dall’Europeo di Paredes 2012. Quello di Novara sarà il suo sesto mondiale “Federico è un cannoniere e il suo infortunio non ci voleva, perché al Mondiale si sperava di competere a ranghi completi. La sua assenza fornirà un'ulteriore spinta nel dare tutto, soprattutto in attacco, perché occorre fare le sue veci e, perché no, magari mettersi in luce”. L’esperienza porta Ricky a parlare con il piglio del capitano “Lo sono stato, poi ho ceduto la fascia a Giulio Cocco all’Europeo di Noia, mentre Ale Verona l’ha vestita a Montreux. Sinceramente mi sono sempre sentito profondamente legato alla Nazionale e l’essere capitano non riveste un ruolo prioritario. Siamo una Nazionale matura in cui tutti sono responsabili”.

La sensazione è che il gruppo Italia sia al massimo della maturazione. Atleti ormai pluriscudettati, alcuni con esperienza all’estero, come Verona, trascinatore dello Sporting Clube do Portugal alla conquista dell’ultima Champions “Questa nazionale è stata costruita negli anni - prosegue Gnata - ha un gruppo solido, con ragazzi che hanno fatto esperienze differenti anche all’estero. Siamo consapevoli di poter lottare contro chiunque e penso che le prime 5 - Argentina, Portogallo, Francia, Spagna e noi - se lo potrebbero meritare tutte. Come ogni mondiale occorre la fortuna che le cose si incanalino bene, a partire dagli infortuni, passando per cartellini e partite storte. Ma in ogni caso, noi alla partenza saremo alla pari con chi deve giocare per vincere. Dobbiamo lavorare con questa mentalità, sfruttando ogni minuto, fin dall’esordio col Cile”.

A Novara ci potrebbe essere il rischio di un sovraccarico di tensione dovuto all’attesa? “Vincere sarà difficile, lo sappiamo. Le avversarie hanno un elevato tasso di talento, ma nel nostro gruppo ci sono atleti che hanno vinto tanto. Noi questo evento casalingo dobbiamo godercelo, affrontando partite con la serenità e con un sorriso. Giocheremo a Novara, per decenni uno dei templi dell’hockey e lo onoreremo fino in fondo”. A proposito di sorrisi, non può tornare in mente il gol che Gnata segnò al Sud Africa nel mondiale francese del 2015. A memoria, l’unico segnato su azione da un portiere, in 45 edizioni dei mondiali “In realtà fu più un demerito del portiere sudafricano, che merito mio. E poi dietro c’è un aneddoto divertente: quella stecca l’ho acquistata allo stand di Paolo e Sabrina Meneghini poco prima della partita. Chiesi a Paolo se la stecca era di quelle buone e mi rispose, scherzando, che avrebbe fatto gol. Gli ho risposto «Basta che pari…». E invece aveva ragione il buon Meneghini e con la stecca ho davvero fatto gol…

Paolo Virdi

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