PARIGI 2024

Curry dell'altro mondo: Team USA rimonta la Serbia (95-91)

Dal -17, la tripla doppia di LeBron e la prova stellare del fenomeno degli Warriors fanno risorgere gli Stati Uniti: la finale è Francia-USA

© FIBA

Le percentuali della Serbia e l'approccio superficiale hanno fatto pensare all'ottava sconfitta nella storia delle Olimpiadi di Team USA. Parigi 2024 non è un'edizione qualunque: in doppia cifra di svantaggio all'inizio dell'ultimo quarto, l'autorità della "vecchia guardia" americana ribalta i balcanici (95-91). A giocarsi l'oro saranno LeBron (tripla doppia da 16+12+10) e Curry (miglior realizzatore con 36 punti).

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Dopo il +26 dell'amichevole di preparazione e il +26 della partita inaugurale di Parigi 2024, l'approccio, Team USA riparte con lo stesso quintetto iniziale della sfida del Pierre Mauroy. La Serbia approccia attaccando Embiid dal P&R, Curry risponde con le triple costruite lontano dalla palla. Il volume delle triple della Serbia aumenta vertiginosamente, poiché arrivare al ferro contro i corpi statunitensi è impresa ardua anche per Jokic e compagni: solo le percentuali bulgare di Bogdanovic e soci tiene davanti la Serbia di fronte al primo "vero" Stephen Curry delle Olimpiadi (14 punti nei primi 4'): il +5 a metà primo quarto è firmato da tutti gli esterni di Pesic, invitati a prendersi ogni tiro dal palleggio coi piedi oltre l'arco. L'ingresso della panchina statunitense aumenta la pericolosità al ferro degli USA in attacco e l'intensità nella difesa sul perimetro, ma sono le palle perse di Edwards a mantenere le distanze contro un Curry in serata (23-29 all'8'). Il canestro sulla sirena di Bogdanovic firma il massimo vantaggio balcanico in chiusura di primo quarto: nonostante 17 di Curry, è 23-31 Serbia.

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Il 7/11 con cui la Serbia inizia la partita da 3 punisce ogni singolo azzardo degli USA: il lavoro sui cambi è perfetto, anche coi quintetti col doppio lungo Jokic-Milutinov, e Kerr è costretto a chiamare timeout sotto di 14 (25-39 al 12'). Una fase offensiva poco lucida da parte di tutto Team USA, LeBron in primis, è evidenziata da qualche accenno di zona serba sino al -17, che appena abbassa la concentrazione in transizione difensiva subisce un controparziale di Booker (29-42 al 15'). Le percentuali serbe si abbassano leggermente, ma le palle perse delle guardie americane non permetterebbero ai quintetti di Kerr di ricucire lo strappo (32-47 al 17'), se non fosse che LeBron decidere di accogliere le provocazioni serbe nel miglior modo possibile: 5-0 in uscita dal timeout e inerzia parzialmente ribaltata. Il 56% da 2 e soprattutto il 53% da 3 tiene comunque la Serbia in doppia cifra di vantaggio all'intervallo: 43-54 è un punteggio largo e stretto allo stesso tempo, se si considera la pulizia offensiva serba e i 20 con 6/9 da 3 di Curry.

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La ripresa si apre seguendo gli stessi canoni del primo tempo: tanti tiri da 3 da ambo le parti, altrettanta capacità di convertire a canestro. Non cala nemmeno il saldo tra le perse americane e quelle serbe, utile a mantenere il divario anche quando Jokic e Dobric iniziano a spezzare il ritmo con le rimesse bowling dal fondo (59-65 al 25'). La zona 2-3 serba aiuta a mettere ancora più granelli nella sabbia offensiva americana, che trova solo nei secondi possessi generati da Davis a rimbalzo una risorsa fruttuosa. Troppo poco in generale, ma a maggior ragione in una prova clamorosa al tiro per tre quarti dei serbi: il gioco da 4 punti di Guduric in chiusura di quarto è il simbolo di una serata estremamente lucida dall'arco (15/31 nei primi 30'): il parziale all'ultimo mini intervallo è 63-76.

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I 3 falli di squadra in meno di 90" della Serbia rappresentano il cambio di ritmo offensivo americano: le triple di Durant e Booker riportano Team USA sul -5 (73-78 al 32'), in concomitanza col raggiungimento del bonus serbo e del 4° fallo di Jokic a 7'19" dalla fine del quarto. Il botta e risposta tra i lunghi, Milutinov a rimbalzo offensivo da un lato ed Embiid in avvicinamento dall'altra, innalza ancor di più i toni atletici della sfida: la Bercy Arena spinge Team USA fino al pareggio, con l'entrata mancina di LeBron a suggellare lo status americano se si parla di basket maschile alle Olimpiadi (84-84 a 3'39" alla fine). Dobric non sfrutta una tripla con metri di spazio per l'eventuale +5, e allora Team USA affonda il colpo decisivo coi suoi uomini immagine: tripla di Curry, contropiede di LeBron (primo a raggiungere due triple doppie nella storia dell'Olimpiade) e primo vantaggio dal 15-13 del primo quarto (91-86 al 38'). Il canestro decisivo è firmato Durant: la finale per l'oro è Francia-USA (riedizione di Tokyo 2020), quella per il bronzo è Germania-Serbia (rivincita della finale del Mondiale 2023).

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TABELLINO

USA: Curry 36, Edwards 2, James 16, Durant 9, White 0, Haliburton ne, Tatum ne, Embiid 19, Holiday 3, Adebayo 0, Davis 4, Booker 6. Coach: Steve Kerr.

SERBIA: Plavsic ne, Petrusev 9, Jovic 0, Bogdanovic 20, Marinkovic 0, Dobric 9, Jokic 17, Micic 8, Guduric 9, Davidovac ne, Avramovic 15, Milutinov 4. Coach: Svetislav Pesic.

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