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Non c'è due... senza quattro? Mercato piloti 2025, pista in discesa per Bagnaia

  

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Martin e Bezzecchi a giocarsi un posto al sole in Aprilia, stesso menu per Bastianini e Vinales in KTM Tech3, Espargaro in congedo illimitato (wild cards Honda a parte), Quartararo ormai da anni non pervenuto. Fermiamoci qui, per ora. Cosa può impedire a Francesco Bagnaia di dare ulteriormente consistenza al suo regno fin dal 2025? Beh, forse solo la sfida interna con una presenza ingombrante (ma Pecco ha da tempo sviluppato anticorpi iridati) come quella di Marc Marquez. Ah no, ci sarebbe (ci sarà?) anche la KTM ufficiale che abbandona il poco efficace formato integrale "overseas" (l'australiano Jack Miller e il sudafricano Brad Binder) per affiancare a quest'ultimo lo spagnolo Pedro Acosta: sarà la scelta giusta per dare sostanza alla candidatura al titolo della Casa austriaca già l'anno prossimo?

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I colpi del mercato piloti che hanno punteggiato i fine settimana dei GP che hanno preceduto la pausa estiva della premier class del mese di luglio hanno disegnato una mappa 2025 che - ad un primo sguardo d'assieme ma anche in seguito ad un'analisi più riflessiva - disegna una traiettoria favorevole per il campione del mondo delle due ultime stagioni. Perché se è vero che Bagnaia ha ri-perso la leadership della classifica generale alla ri-partenza del Mondiale il primo weekend di agosto a Silverstone, a nessuno degli osservatori può sfuggire come l'inerzia del campionato (dal via in Qatar alla decima tappa in Inghilterra) sia ormai tutta dalla parte del campione della Ducati, considerando che i suoi diretti avversari (Martin e Bastianini) prenderanno nel 2025 strade diverse. Con tutte le conseguenze del caso (ma nessuna dietrologia), come abbiamo già avuto modo di sottolineare in sede di commento post Silverstone.  

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È ancora presto dire che il tris è servito ma... non c'è due senza tre e il quattro vien da sè, come diceva... la nonna. Siamo sul piano della provocazione o se preferite del divertissement estivo ma - si sa - c'è sempre un fondo di verità nei proverbi!

L'anno prossimo Bagnaia "rischia" seriamente di dover affrontare un doppio confronto (interno ed esterno) in arrivo dalla Spagna. Emblematicamente, l'italiano se le vedrà con il pilota che ha segnato un'intera epoca, quella che ha preceduto la sua (il "Cannibale" Marquez, appunto) e con il suo connazionale - di Marc - Acosta che in molti hanno frettolosamente designato suo erede. Senza però dimenticare che in mezzo c'è proprio Pecco e che molto probabilmente per lui il timbro "mission accomplished" non è ancora stato composto.

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Altri clienti scomodi? Occorre tornare all'inizio: Martin e Bezzecchi hanno lasciato la Ducati ma la sfida-Aprilia che hanno abbracciato chiama entrambi ad un grande impegno per quella continuità di performance che è l'anno scorso (e fin qui anche quest'anno) mancata alla Casa di Noale.

Bastianini e Vinales, da parte loro, puntano ad un rilancio personale (anzi ad un 2025 di rivincita) nel team clienti di una KTM che però... scommette fortissimo su Acosta e non ha interesse a vederlo alle spalle di Enea e Maverick. Già che ci siamo. Un posticino nel giro che conta (sotto forma di una Ducati in tutto e per tutto ufficiale, anche se "targata" VR46) se lo è guadagnato recentissimamente Fabio Di Giannantonio: dovrà dimostrare di esserne regolarmente all'altezza.

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Nel frattempo conviene tornare alla stagione in corso e di conseguenza al Gran Premio d'Austria del terzo fine settimana di agosto a Spielberg, dove un anno fa il solito Bagnaia aveva imperversato senza lasciare neanche le briciole alla concorrenza: pole position, vittoria nella Sprint e nel GP full distance, giro veloce in entrambe le occasioni.

Viene da chiuderla qui, con citazione cinematografica leggera: compie quest'anno "Non c'è due senza quattro" con Bud Spencer e Terence Hill, diretti dal mitico E.B. Clucher. Che poi messo sulla pista sta per: Bagnaia, chi può fermarlo? Due titoli MotoGP in bacheca, il terzo in corso d'opera, il quarto già sulla carta!

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