Niente lieto fine per Elia Viviani che, alla quarta Olimpiade della carriera, non è riuscito a conquistare una medaglia nell'omnium. L'oro di Rio de Janeiro 2016 ha concluso la competizione di ciclismo su pista in nona posizione con 97 punti apparendo brillante soltanto nell'eliminazione. A imporsi nel velodromo parigino è stato il padrone di casa Benjamin Thomas che ha sparigliato la concorrenza battendo il portoghese Iuri Leitao e il belga Fabio van den Bossche.
Avvio all'insegna della Francia con Benjamin Thomas che ha subito conquistato la prova dello scratch prendendo il largo insieme al belga Fabio van den Bossche, al danese Niklas Larsen e all'olandese Jan Willem van Schip che hanno guadagnato il giro e di conseguenza venti punti da aggiungere al risultato della competizione. Il transalpino ha avuto la meglio anche nella volata decisiva portandosi al comando della classifica provvisoria che ha visto il dodicesimo posto di Elia Viviani.
Discorso simile anche per la tempo race dove van de Bossche e da Larsen ha guadagnato un'ulteriore tornata così come lo spagnolo Albert Torres Barcelo, l'americano Grant Koontz, il ceco Jan Vones, il portoghese Iuri Leitao e il tedesco Tim Torn Teutenberg. Lunga volata nel finale per Viviani che è riuscito a guadagnare un punto recuperando posizioni, ma rimanendo comunque nelle retrovie. A metà del programma è quindi balzato al comando della graduatoria assoluta van de Bossche con 76 punti davanti a Larsen con 68 e Leitao con 66, mentre Viviani si è ritrovato al tredicesimo posto con quaranta punti.
A ribaltare il ranking ci ha pensato l'eliminazione dove diversi dei corridori piazzati nelle prime posizioni sono usciti ben presto di scena, complice anche alcune decisioni discutibili dei giudici che hanno portato all'esclusione di atleti di spicco come Fernando Gaviria e Iuri Leitao nonostante un iniziale esito diverso. A conquistare la gara è stato l'inglese Ethan Hayter che ha battuto nell'ultimo giro Viviani, in grado di correre spesso nelle retrovie, ma recuperando posizioni allo scoccare della campana e recuperare così terreno agli avversari.
Il veneto è però stato declassato al quarto posto dal collegio di giuria a causa di una manovra scorretta sul tedesco Tim Torn Teutenberg vedendo così svanire le possibilità di fare passi in avanti in classifica. Prima dell'ultima gara al comando della graduatoria rimaneva van den Bossche con 106 punti davanti a Thomas con 98 e Leitao con 94, mentre Viviani si ritrovava al settimo posto con 74.
Corsa a punti che si è accesa dopo una ventina di giri con van den Bossche, Thomas, Leitao che hanno attaccato in compagnia del neozelandese Aaron Gate e del giapponese Kazushige Kuboki che hanno prontamente sorpreso il gruppo prendendo i venti punti validi grazie al giro guadagnato con Torres Barcelo che li ha imitati qualche minuto dopo. Una situazione ancora più complicata per Viviani che ha provato a reagire uscendo dal plotone venendo però prontamente marcato dai migliori.
A quaranta giri dalla conclusione il 35enne di Isola della Scala ha provato nuovamente ad allungare insieme a Gate e Hayter chiudendo questa volta al secondo posto lo sprint e soprattutto prendendo il giro riprendendo quota nella lotta per la top five. Il veronese non si è fermato e ha tirato dritto mentre Thomas cadeva a terra finendo bruscamente contro le barriere.
Di fronte a questa situazione Viviani si è rialzato dicendo definitivamente addio a ogni speranza di podio concludendo con 97 punti nella gara dominata da Thomas che ha mandato in delirio il pubblico di casa. Il transalpino ha gestito nel migliore dei modi la situazione vincendo una serie di sprint e stoppando tutti gli attacchi degli avversari totalizzando 164 punti davanti a Leitao (153) e van den Bosse (131)