Poteva essere la partita del riscatto dopo la débâcle contro la Francia, ma purtroppo così non è stato. L’Italia del volley maschile chiude i Giochi Olimpici di Parigi con un quarto posto, dopo aver perso 25-23, 30-28 e 26-24 la finale per il bronzo contro gli Stati Uniti. Decisivi i tanti errori a servizio degli azzurri, che finiscono col regalare troppi punti agli americani in ognuno dei tre set giocati. Finale amaro per De Giorgi e i suoi.
Gli Usa mostrano una maggiore attenzione ai dettagli fin dai primi scambi, mentre l’Italia concede troppi errori in battuta: nonostante le differenze, l’equilibrio regna però sovrano fino al 22-22. Ogni volta che l’Italvolley prova ad allungare di due punti, gli statunitensi colmano immediatamente il gap e passano al contrattacco: è ciò che accade anche nei minuti finali del primo parziale, quando DeFalco trova il 25-23 e porta gli americani sull’1-0. Pesantissimi per gli azzurri sono i sette errori a servizio collezionati nel primo set: una serie negativa che l’Italvolley deve subito dimenticare. I ragazzi di Ferdinando De Giorgi mostrano però una certa discontinuità anche in avvio di secondo set. Per ogni punto realizzato, un punto sbagliato: Romanò prova a suonare la carica per l’Italia e il muro vincente di Russo riporta gli azzurri sul 13-13. Averill liscia quindi un attacco e l’Italvolley passa anche in vantaggio, ma l’illusione dura solo un istante: il finale di set è una sfida a chi cede prima e a farlo è purtroppo ancora una volta l’Italia. Gli Usa vincono 30-28 e volano via sul 2-0. Si arriva al terzo set e gli americani cercano subito il forcing, portandosi sull’11-5: gli azzurri rientrano con gli ace di Giannelli e Michieletto, ma la partita è ormai indirizzata. Ci si gioca un altro finale punto a punto e per la terza volta ad avere la meglio sono gli Stati Uniti: DeFalco sigla il 26-24 finale e regala un bronzo meritato agli Usa. Si chiudono invece al quarto posto i Giochi Olimpici dell’Italvolley di De Giorgi, autrice comunque di un bel torneo. L’obiettivo era quello di conquistare una medaglia, ma gli Stati Uniti oggi sono stati semplicemente migliori.