Chiara Consonni e Vittoria Guazzini quasi non ci credono per quello che hanno fatto. Dopo aver visto sfuggire la medaglia nell'inseguimento a squadre, la 25enne di Brembate Sopra e la 23enne di Poggio a Caiano hanno fatto saltare il banco conquistando con grande coraggio l'oro nella madison femminile. Un risultato storico per l'Italia del ciclismo su pista che, alla seconda partecipazione, ha ottenuto il titolo battendo Gran Bretagna e Olanda.
"All'inizio ci siamo un po' perse, eravamo un po' sballate con i giri. Non ci siamo ammazzate anche perché non valeva la pena arrivar sempre quinte, motivo per cui abbiamo provato il tutto per tutto - ha spiegato Guazzini ai microfoni della Rai dopo la gara -. Siamo cresciute insieme e se ci avessero detto che avremmo vinto un'Olimpiade, non ci avremmo creduto".
Senza parole anche Chiara Consonni che, dopo aver saltato Tokyo per un problema fisico, ha raggiunto il fratello Simone che aveva conquistato l'alloro nell'inseguimento a squadre: "Non ho parole, devo ringraziare solo Vittoria. Nella prima parte ci eravamo perse, ma nella seconda ci siamo ritrovate e lei è riuscita a colmare quello che non avevo io. Non eravamo solo io e lei a correre, c'erano tutti, le compagne e il ct. È stata una madison improvvisata all'ultimo, ma il ringraziamento va a chi ha creduto in noi e chi ci ha accompagnato".