Finale amaro per l'Italia della ginnastica ritmica che, dopo aver sognato di conquistare l'argento nella prova a squadre, si sono dovute accontentare al fotofinish della medaglia di bronzo. Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean e Laura Paris hanno infatti confermato il risultato di Tokyo 2020 regalando alla spedizione azzurra a Parigi il trentasettesimo podio.
Un risultato che ha comunque colpito le ragazze di Emanuela Maccarani che, dopo due rotazioni complesse, si sono dovute arrendere a Cina e Israele. Un traguardo comunque importante dopo un avvicinamento difficile e che è stato accompagnato dal bronzo di Sofia Raffaeli nell'all-around.
"Ci siamo riconfermate di bronzo dopo Tokyo e, in generale nello sport non è mai scontato. Siamo rimaste concentrate fino all'ultimo e abbiamo cercato di far il massimo possibile per la ginnastica dopo tre anni troppo difficili - ha spiegato Maurelli ai microfoni della Rai parlando anche dell'inchiesta sulla ginnastica italiana -. Noi non ci siamo mai esposte perché la nostra risposta è stata quella di lavorare e fare quanto amiamo. La squadra è rimasta sempre compatta, le nostre allenatrici non hanno mai saltato un giorno in palestra. La medaglia olimpica è qualcosa che tutti vogliono, ma solo chi fa squadra, la porta a casa".
"Quello che è successo in questi anni ci ha forgiato nel modo di affrontare lo sport e la pedana. Non c'era nessuna voglia di rivalsa, c'era solo voglia di far vedere la passione e il lavoro che abbiamo continuato a fare nonostante tutto, questo è merito soprattutto delle nostre allenatrici", ha detto ancora Maurelli. E ancora: "Penso che in questi anni in cui abbiamo mantenuto il silenzio e abbiamo continuato a lavorare la miglior risposta sia stata questa, il nostro sorriso e la nostra medaglia e la dedica, ulteriormente dopo quella di Tokyo nel 2021, alla nostra allenatrice Emanuela".
MACCARANI: "SE ACCUSE VERE MAI AVREI PORTATO AZZURRE AI GIOCHI"
"Credo che bisogna avere grande equilibrio, oltre che essere consci di ciò che è stato l'operato. Mai e poi mai avrei accompagnato una squadra olimpica se ci fosse stato un briciolo di verità rispetto a quanto accusato". Così' Emanuela Maccarani, tecnico delle Farfalle, un anno e mezzo fa accusata di abusi verbali e psicologici dopo le denunce di ex ginnaste. "Rivincita? No, non dovevo ne' vincere ne' perdere. Solo portare la squadra serena in pedana. Il nostro è uno sport di automatismo, fa sorridere che queste ragazze sono le colleghe delle presunte maltrattate. Come si può pensare di lasciarmi allenare queste ragazze se fosse vero".