PARIGI 2024

Olimpiadi, il lieto fine di Consonni e Viviani nella madison: "Questa è la chiusura del cerchio"

Gli azzurri hanno chiuso la prova di ciclismo su pista soltanto alle spalle dei portoghesi Iuri Leitao e Rui Oliveira

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Consonni e Viviani argento nella madison

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Simone Consonni ed Elia Viviani hanno vista l'ombra della beffa a pochi giri dalla fine quando, dopo una gara completamente pazza, stavano volando verso la medaglia nella madison. Un traguardo che il ciclismo italiano non aveva mai conquistato al maschile e che, a causa di una caduta del bergamasco, ha rischiato improvvisamente di fuggire. Il 29enne di Brembate Sopra si è rialzato prontamente e ha ripreso la corsa verso il podio insieme al 35enne di Isola di Scala conquistando un argento storico, che vale come un lieto fine gradito per il fuoriclasse veronese, all'ultima Olimpiade

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"Dovevamo partire con coraggio e provare due sprint fatti bene prima che la gara esplodesse, poi abbiamo continuato con un buion passo senza dare tutto come ci eravamo ripromessi. Quella caduta ha rimescolato tutto e i portoghesi sono andati a doppia velocità - ha spiegato Viviani ai microfoni di Raisport -. I campioni accettano anche una sconfitta ma per me questa è una terza medaglia della mia collezione, sia per me che per Simone Consonni. Questo per noi è un premio dopo tanti anni corsi da compagni di squadra e da avversari su strada".

Per il veronese si tratterà dell'ultimo appuntamento olimpico dopo aver conquistato nell'omnium l'oro a Rio de Janeiro 2016 e il bronzo a Tokyo 2020, un finale da favola per chi ha riportato il movimento tricolore sul tetto del mondo: "Corriamo sempre per l'oro perciò c'è quella di Rio. Quella di Tokyo è stata la medaglia della rivincita e questa chiude il cerchio - ha aggiunto Viviani -. Io e Simone siamo partiti con l'idea di fare quest'ultima gara al massimo, senza voler essere nella media. A Los Angeles non ci sarò. Supporterò i ragazzi magari da una villa a Malibu'".

Chi non si accontenta è Consonni che, dopo il bronzo nell'inseguimento a squadre, ha messo nel palmarés un altro traguardo per una carriera senza fine: "Poteva andare meglio, volevamo partire forte, non avevamo nulla da perdere e volevamo fare una bella corsa per noi e per rutti i ragazzi che ci hanno sempre creduto. Non è stata una corsa facile, nell'ultimo anno io ho lavorato molto per il quartetto e Viviani nell'omnium, non ci siamo ritagliati tanti spazi insieme ma è una medaglia pesante che ci inorgoglisce tanto - ha sottolineato l'orobico -. La caduta? Ho aggiunto un po' di pathos nel finale, ci ha rovinato e ci ha scombussolato le ultime due volate, sono risalito acciaccato ma è una medaglia che vale tanto", 

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