Gianmarco Tamberi, icona assoluta dell'atletica italiana nel mondo insieme a Marcell Jacobs, dopo aver dovuto affrontare la finale olimpica del salto in alto a Parigi debilitato da un ennesimo attacco di colica renale, la notte prima della gara, è stato alla fine dei giochi oggetto di polemiche e attacchi di vario genere, senza alcun rispetto verso la sua immensa delusione per non essere riuscito a difendere in condizioni normali l'oro conquistato a Tokyo 2021.
Tutto è nato dallo straordinario seguito mediatico del saltatore azzurro, che usa ormai quale unico strumento di comunicazione la sua pagina Instagram con oltre 1,1 milioni di followers, e dal fatto che alcuni personaggi pubblici come lui, ex atleti ma pure giornalisti, abbiano espresso il loro dissenso verso i tre post pubblicati nelle ore precedenti alla finale, dove sono documentati ovviamente con foto gli aggiornamenti sul suo stato di salute, ritenendo il tutto come una sorta di spettacolo superfluo.
Veramente inspiegabile che un atleta, sino al giorno prima osannato da chiunque per tutto quanto abbia regalato allo sport italiano e ai suoi tifosi, venga attaccato in uno dei momenti peggiori della sua carriera per come gestisce un account social, unicamente perché il suo modo di essere estroverso lo porta a voler raccontare ogni tipo di emozione lo accompagni, nel bene o nel male.
Ma come se non bastasse tutto questo, si sono scatenate anche ulteriori critiche sul suo dimagrimento, con molti medici che si sono sentiti in dovere di intervenire per affermare come potesse essere la causa dei suoi attacchi di colica renale, anche se dopo quella iniziale avvenuta prima della partenza per Parigi nessuno aveva detto nulla, e avrebbe continuato a non farlo se tutto fosse andato in altro modo, mentre adesso si cerca quasi di far apparire l'atleta come un persona fuori controllo per una sua ossessione.
La beffa ulteriore è stato addirittura ipotizzare che anche il nuotatore Thomas Ceccon, oro e bronzo alle Olimpiadi, abbia voluto lanciare una frecciata contro Tamberi avendo messo un cuore e condiviso un post di un noto comico, che gli faceva i complimenti per il fatto di vincere e non fare troppe sceneggiate, cosa assurda nella misura in cui nel post non vi era alcun riferimento diretto al saltatore, e ovviamente il gradimento espresso era solo una normale forma di ringraziamento per un complimento ricevuto da un altro personaggio pubblico.
In definitiva si critica Gimbo senza sapere cosa ci sia dietro a ogni decisione da lui presa, gli si contestano scelte prese insieme a professionisti seri quale è lui, sportivo capace di sacrificarsi totalmente nell'ottica di raggiungere i propri obiettivi agonistici, mentre invece in un simile momento causato da un'enorme dose di sfortuna, l'essere umano Tamberi oltre che il fenomenale campione che ha regalato all'Italia ogni tipo di trofeo possibile, meriterebbe solo rispetto e un doveroso silenzio intorno a lui.