NAZIONALE

Gravina su Spalletti: "La sua sfida sarà creare un gruppo che sopperisca a carenze tecniche oggettive"

Il presidente della Figc rassicura sul futuro del ct azzurro: "L’ho sempre sentito molto motivato. La sua sfida più grande ora sarà creare un gruppo che sopperisca col gioco e la motivazione ad alcune carenze tecniche oggettive"

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha parlato del suo futuro e di quello del calcio italiano in un'intervista esclusiva al Corriere dello Sport. Tanti i temi toccati uno più di tutti caro agli italiani, che riguarda la nazionale. Dopo il brutto Europeo giocato dagli azzurri, e l'uscita prematura contro la Svizzera, i malumori sono stati tanti ma nonostante questo si riparte compatti con a capo sempre il ct Spalletti, ancora una volta confermato al centro del progetto dal presidente Gravina: "Il ct ha lavorato tutta l’estate. Io l’ho sempre sentito molto motivato. La sua sfida più grande ora sarà creare un gruppo che sopperisca col gioco e la motivazione ad alcune carenze tecniche oggettive", ha dichiarato. Spalletti, dunque, super confermato sulla panchina azzurra anche se il presidente della Figc ammette che l'uscita dall'Europeo rappresenta ancora una ferita aperta per lui: "Non ho ancora assorbito la delusione per l'Europeo. Però in Figc abbiamo reagito, Buffon è a tempo pieno nel Club Italia come ds, stiamo attivando la consulta dei dirigenti per creare una sinergia sempre più solida con le società e abbiamo rafforzato il lavoro delle nostre giovanili, che negli ultimi due anni ci hanno fatto esultare per i titoli europei U19 e U17, coinvolgendo in nazionale anche il coordinatore Viscidi - ha spiegato Gravina, sottolineando però che - tutto questo non basta se non cambia la cultura dei club". Club che, secondo il presidente della Figc, devono fare la loro parte e investire sul calcio italiano ripartendo dai giovani, crescendoli e dandogli spazio anche in prima squadra: "Mi aspetto che i club non disperdano il talento come sta avvenendo. In Serie A il minutaggio degli U21 italiani è del 2,8%. Gli Over 21 italiani sono al 31,6%, quelli stranieri al 63%. La Serie A deve abbassare la soglia d’età in Primavera, favorendo un numero più alto nelle liste di calciatori formati nei vivai", ha dichiarato. 

"Come sono i rapporti con Giovanni Malagò? Ottimi. Conosco la passione con la quale interpreta il suo ruolo. Dirò di più: dovrebbe essere messo nelle condizioni per competere per il quarto mandato come presidente del Coni". Questo il commento di Gravina sul presidente del Coni. Elogio che non dedica anche al ministro per lo Sport Andrea Abodi, con il quale ci sono state parecchie tensioni: "Fanno parte del confronto. Conosco e apprezzo Abodi da tanti anni, tanto da comprendere bene le difficoltà governative e parlamentari che incontra nel trasformare gli impegni e i progetti condivisi in atti e azioni concrete". Ministro, però, che si aspettava un'assunzione di responsabilità dopo il flop degli azzurri agli Europei: "Narrazioni distorte - ribatte Gravina - a Iserlohn, dopo l'eliminazione, mi sono assunto le responsabilità e ho tracciato un percorso. Poi non sono d'accordo con chi ritiene che la parte politica sia responsabile dei risultati sportivi", ha sottolineato Gravina. E riallacciandosi  alle responsabilità prese e al lavor svolto durante il suo mandato riguardo al futuro ha detto: "Lo ribadisco, con la massima serenità deciderò sulla mia candidatura dopo aver modificato lo statuto, confrontandomi con le componenti come ho sempre fatto. I sussurri li ho ascoltati, le critiche anche, per questo ho indetto l'assemblea elettiva. Eppure questa disponibilità è stata ribaltata, facendomi passare come uno attaccato alla poltrona. Poi ho deciso di favorire una fase costituente e li' si è iniziato a parlare di 'passi indietro' del sottoscritto. Così non ci sto, non è serio. Bisogna rispettare la democrazia interna della Figc", rimarca Gravina. Il governo vuole mettere le mani sullo sport? "L'agenzia sul controllo dei club e l'emendamento Mulé sono delle invasioni di campo? Beh, lo sono quando mirano, anche involontariamente, a ledere l’autonomia dello sport. Io mi sono battuto per migliorare delle bozze che erano sproporzionate e inapplicabili. C’è poi una domanda che faccio a me stesso: grazie a questi provvedimenti si pensa davvero che il calcio possa risolvere i suoi problemi? Sarebbe stato meglio affrontare in maniera prioritaria il tema della tutela dei vivai e dei giovani, così come della creazione di un fondo per la modernizzazione degli impianti", ha detto. "La politica ha un ruolo di supporto e di stimolo, fin quando non sconfina - ha affermato il numero uno di via Allegri - ho letto dell'interesse di esponenti politici di interferire nel percorso elettorale di base di alcune federazioni. Se fosse vero, sarebbe gravissimo. Quello che conta è il rispetto e purtroppo, negli ultimi tempi, al sottoscritto e alla Figc non è stato sempre riconosciuto". Ha poi aggiunto: "Nelle ultime settimane abbiamo assistito anche alle Olimpiadi di chi l'ha sparata più grossa. Le nostre richieste sono nero su bianco, tra cui il prelievo sulle scommesse per creare un fondo impianti e vivai e il tax credit da riconoscere alle società virtuose". 

E sulla riforma del campionato di Serie A ha detto senza dubbi: "Avevo preparato un dossier molto articolato, ma la discussione si è arenata perché alcune leghe non hanno voluto rinunciare al cosiddetto diritto d’intesa. Al momento è tutto fermo, inutile girarci attorno. Intanto abbiamo allineato l’Italia all’Europa, adottando criteri economici scelti dalla Uefa. Stiamo puntando al risanamento dei conti del calcio professionistico: serve una gestione più virtuosa. Il valore della produzione del calcio è aumentato del 24% rispetto alla stagione precedente, raggiungendo 4,3 miliardi. Tuttavia, il settore ha registrato perdite per 5 miliardi nelle ultime 5 stagioni. È urgente trovare un equilibrio tra costi e ricavi, altrimenti non c’è futuro. Ci sono però anche aspetti positivi. Grazie al calcio sono stati creati 11,3 miliardi di Pil, generandone 3,3 di gettito fiscale. A questo si aggiungono le progettualità sociali che hanno un impatto straordinario sulla collettività", ha concluso Gravina.