Francesco Bagnaia ha vinto il GP d'Austria, undicesimo appuntamento del Mondiale MotoGP, completando una splendida doppietta dopo il trionfo nella Sprint Race e tornando da solo in testa alla classifica iridata. Il pilota Ducati ufficiale ha nuovamente piegato la resistenza della Pramac di Jorge Martin, che come accaduto sabato si è dovuto accontentare di un 2° posto che lo fa scivolare a -5 dalla vetta. Sul podio anche uno splendido Enea Bastianini con l'altra Desmosedici del team factory, che si conferma terza forza del campionato.
Un ritmo impressionante, una gara senza storia. I primi due giri della Sprint avevano illuso Martin di poter battagliare con Pecco, ma la pista ha detto altro: il campione in carica è ancora l'uomo da battere e il weekend di Spielberg ne è stato la conferma. Lo spagnolo ha dato tutto e ha comunque fatto il vuoto alle sue spalle, ma contro un Bagnaia così non c'è stato niente da fare.
Il primo degli "altri" è stato un ottimo Bastianini, che ha completato un fine settimana in crescendo salendo sul podio. Alle sue spalle, distanziato di parecchio, ha chiuso Marc Marquez, con una gara a tutti gli effetti "da Marquez". Il pilota Gresini ha sbagliato la partenza, è stato risucchiato nella pancia del gruppo dove ha avuto uno scontro con l'altra Pramac di Morbidelli (incidente di gara per i commissari), poi si è lanciato in una delle sue rimonte funamboliche, contraddistinta anche da un altro contatto da brividi con la Ktm di Miller. Un altro piazzamento ai piedi del podio dopo quello di Silverstone e il quarto posto in classifica confermato.
Bella gara anche di Marco Bezzecchi, che ha portato la sua Ducati VR46 fino al 6° posto, alle spalle della Ktm ufficiale di Brad Binder. Finita nella ghiaia invece la gara dell'altra padrona di casa, quella di Jack Miller. In top 10 anche le due Aprilia di Vinales ed Espargaro (7° e 8°), l'altra Pramac di Morbidelli, condizionato dal contatto con Marquez in avvio e l'altra Gresini di Alex Marquez. Domenica complicata invece per le Ktm GasGas di Acosta e Augusto Fernandez, 13° e 14° al traguardo.