Il Napoli di Antonio Conte inizia il campionato con una clamorosa sconfitta per 3-0 a Verona. Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa l'Hellas di Zanetti gioca una gara perfetta e trova il vantaggio al 50' con Livramento che raccoglie l'assist di esterno di Lazovic, anticipa Juan Jesus e buca Meret. Il raddoppio lo firma Mosquera al 75', servito da un super Duda. Il colombiano firma il 3-0 al 94'. Per gli azzurri, che hanno perso Kvaratskhelia a fine primo tempo per un problema muscolare, solo una traversa di Anguissa.
LA PARTITA
Conte lo aveva detto, di aver trovato a Napoli una situazione peggiore di quella che si aspettava. Ma una partenza così è un vero incubo, al netto di un mercato che deve portare rinforzi. Per la prima volta da quando allena in Serie A, inizia il campionato con una sconfitta. Un Napoli timido nel primo tempo e disastroso nella ripresa inizia il suo campionato non solo con una brutta prestazione ma anche con un atteggiamento arrendevole, senza energia e senza idee. Di Conte, insomma, non c'è nulla. Il Verona di Zanetti, invece, è una meraviglia: squadra compatta e ordinata nel primo tempo, nella ripresa ha espresso la qualità dei centrocampisti e ha sfruttato le ripartenze per andare a vincere una gara perfetta.
Il nuovo Napoli di Antonio Conte inizia a scrivere la sua storia da quella Verona che due anni fa rivelò per la prima volta la potenza e la bellezza di un altro Napoli, quello poi tricolore di Luciano Spalletti. Sulle sue ambizioni, invece, Conte non si è voluto sbilanciare e il mercato definito "bloccato" e "complicato" risulta chiaro nell'11 titolare che, con la sola eccezione di Spinazzola, è composto da giocatori dell'anno scorso, di quella squadra cioè arrivata decima tra mille difficoltà. In difesa Conte, che deve rinunciare a Buongiorno, schiera Rrahmani al centro con Di Lorenzo e Juan Jesus a completare la linea a tre; Mazzocchi e Spinazzola sono gli esterni con in mezzo Lobotka e Anguissa; davanti Kvaratskhelia e Politano fanno da sostegno fantasioso a Simeone, preferito a Raspadori come punta centrale.
Il Verona di Zanetti è un 4-2-3-1 che si capisce subito essere ordinato, compatto e aggressivo sugli avversari. In fase di non possesso capitan Lazovic a sinistra si abbassa a formare quasi una linea a 5, con Frese che si stringe ai centrali Coppola e Dawidowicz. A destra Tchatchoua ha lo stesso compito del suo capitano: difendere e ripartire a tutta fascia. Il Napoli prova a essere aggressivo, ad allargare il gioco sulle fasce (con scambi continui tra gli esterni e le mezze punte) e a cercare gli inserimenti di Anguissa e Lobotka: sono proprio loro due, con inserimenti in area puntuali ma conclusioni alte, ad avere le due occasioni migliori dei primi 45 minuti. E' soprattutto la catena di destra a funzionare bene, con Di Lorenzo che spinge e si propone e Politano che lavora tanti palloni e cerca di creare spazi e superiorità.
L'Hellas fa tanta densità davanti all'area e non lascia praticamente spazi. Non riesce a ripartire e sfrutta male un paio di calci piazzati (oltre a non riuscire a trovare la punta Tengstedt) ma in fase di contenimento e recupero palla la squadra di Zanetti disputa un primo tempo praticamente perfetto, con un pressing corale e con un Tchatchoua in grande spolvero, che sul finire della prima frazione salva tutto su Kvaratskhelia lanciato a rete da uno sciagurato retropassaggio di Frese.
I guai fisici di Kvara, che cerca la sue giocate ma senza mai accendersi davvero, spingono in campo Raspadori ad affiancare Simeone a inizio ripresa. Ma è di Kastanos, che combina bene con Tchatchoua in moto perpetuo, la prima occasione, fuori di poco. Questo è solo il preludio all'azione da manuale che porta al vantaggio veronese, con un Napoli allungato e distratto, un Hellas che riparte alla perfezione con la conduzione di Kastanos-Duda e capitan Lazovic che di esterno serve una pepita d'oro a Livramento, lesto ad anticipare Juan Jesus. La reazione di un Napoli colpito e confuso sta ancora nelle avanzate di Di Lorenzo: è lui a servire Anguissa a rimorchio che al 60' centra la traversa e prova a dare segnali di vita. Segnali timidi, perché in realtà la squadra di Conte si innervosisce e sbaglia molto. E dalla panchina una delle poche soluzioni è Olivera: difficile così provare a cambiare marcia e spirito. Anche perché il Verona è caparbio e l'azione del 2-0 ne è l'emblema: Suslov lotta e arpiona un pallone che poi Duda verticalizza per Mosquera che a pochi secondi dal suo ingresso in campo timbra con un diagonale preciso la sua prima rete in A in un esordio da sogno. Da incubo invece il Napoli che in questa azione è fermo, incapace di reagire e tutto fuori posto. Emblematico, nonostante le dichiarazioni battagliere di Conte, che nella sua squadra non ci siano nemmeno ammoniti (a parte il solo Raspadori, frustrato). E il Verona porta avanti il suo show con i centrocampisti che saltano regolarmente gli avversari e continuano a spingere e a giocare bene: perché si, la squadra di Zanetti gioca bene e con qualità. E alla fine, in pieno recupero trova il 3-0 dell'apoteosi con un Mosquera che si guadagna la copertina.
Conte, oltre che reclamare i rinforzi sul mercato, deve lavorare anche sull'atteggiamento di una squadra arrendevole, che si è sciolta improvvisamente, che si sapeva essere un cantiere e ancora non completa ma che quanto meno avrebbe dovuto dare battaglia. Non si è visto nulla dello "spirito contiano" e come dice lui in questo momento non serve parlare di tattica: il suo Napoli deve ripartire da molto più lontano.
Verona-Napoli, le immagini del match
LE PAGELLE
Frese 6 - Impreciso in ben tre retropassaggi che mettono in difficoltà la sua difesa: uno di questi sul finire del primo tempo lancia in porta Kvaratskhelia. Sostituito a inizio ripresa, il meno brillante dei suoi.
Tchatchoua 8 - Dalla sua parte non si passa: Kvara, Spinazzola, Olivera non trovano spazio e lui è un motorino anche in fase offensiva.
Lazovic 7,5 - Il capitano è già il migliore dei suoi nel primo tempo: chiude e prova a ripartire. Nella ripresa sale di giri come tutta la squadra e serve un assist di esterno per l'1-0 che è da esporre al Louvre.
Mosquera 8,5 - mette piede in campo e fa gol. Choide il match con una doppietta all'esordio e si candida a essere la punta titolare visto che Tengstedt è stato generoso ma decisamente meno incisivo.
Di Lorenzo 5,5 - Braccetto di difesa, il capitano prova a spingere e farsi vedere: le cose più pericolose del Napoli arrivano da lui. Nella ripresa crolla insieme al suo reparto ma tra tutti è il meno colpevole.
Simeone 5 - Parte titolare ma di lui non si ricorda una giocata. Non è assistito dai compagni ma lui non fa nulla per farsi vedere.
Juan Jesus 4,5 - Livramento lo brucia sull'1-0. Poi va a picco come tutti gli altri.
Lobotka 4,5 - Si capisce subito che in questo centrocampo è in difficoltà. Una conclusione alta nel primo tempo poi in mezzo viene travolto dalla qualità e dalle giocate dei centrocampisti veronesi.
IL TABELLINO
VERONA-NAPOLI 3-0
Verona (4-2-3-1): Montipò 6; Tchatchoua 8, Dawidowicz 7, Coppola 7, Frese 6 (dal 13' st Magnani 6); Serdar 6 (21' Belahyane 6,5), Duda 7,5; Livramento 7,5 (dal 28' st Harroui 6,5), Kastanos 7 (dal 13' st Suslov 6), Lazovic 7,5; Tengstedt 6 (dal 28' st Mosquera 8,5). A disp.: Perilli, Berardi, Faraoni, Corradi, Ghilardi, Okou, Dani Silva, Cisse, Mitrovic, Tavsan. All.: Zanetti 9
Napoli (3-4-2-1): Meret 6; Di Lorenzo 5,5, Rrahmani 5, Juan Jesus 4,5 (dal 34' st Ngonge 5,5); Mazzocchi 4,5, Anguissa 5,5, Lobotka 4,5, Spinazzola 5 (dal 5' st Olivera 5,5); Politano 5,5, Kvaratskhelia 5,5 (49' Raspadori 4,5); Simeone 5 (dal 34' st Cheddira sv). A disp.: Caprile, Contini, Marin, Mezzoni, Saco, Iaccarino. All.: Conte 4,5
Arbitro: Marchetti
Marcatori: 5' st Livramento (V), 30' st e 49' st Mosquera (V)
Ammoniti: Coppola (V), Tchatchoua (V), Duda (V), Raspadori (N), Belahyane (V)
Espulsi: -
Note: -
LE STATISTICHE
Questa è solo la seconda volta nell’era dei tre punti a vittoria che sia il Napoli, sia il Milan, sia l’Inter hanno mancato l’appuntamento con il successo nel loro primo match stagionale disputato in Serie A – l’unico precedente nel periodo era stato nel 2008/09 (pareggi per Inter e Napoli e sconfitta del Milan in quel caso).
● Per la prima volta in carriera Antonio Conte ha perso il primo match stagionale da allenatore in Serie A – in precedenza aveva ottenuto cinque vittorie e un pareggio.
● L’ultimo giocatore dell’Hellas Verona a siglare una marcatura multipla all’esordio con gli scaligeri in Serie A prima di Daniel Mosquera era stato Luca Toni contro il Milan, il 24 agosto 2013 (doppietta anche in quel caso).
● L’ultimo giocatore dell’Hellas Verona ad aver segnato almeno due reti contro il Napoli in un match di Serie A prima di Daniel Mosquera era stato Luca Toni, il 15 marzo 2015 (doppietta anche in quel caso).
● L’Hellas Verona ha vinto il primo match stagionale disputato in Serie A per due stagioni di fila per la prima volta dal periodo tra il 1983/84 e il 1984/85.
● Il Napoli ha perso il suo primo match stagionale disputato in Serie A per la prima volta dal 2015/16, con Maurizio Sarri in panchina.
● Dailon Livramento è solo il secondo giocatore capoverdiano nella storia ad aver trovato il gol in Serie A, dopo Jovane Cabral (una rete con la maglia della Lazio e una con quella della Salernitana).
● Sia Dailon Livramento che Daniel Mosquera hanno segnato il loro primo gol in carriera in Serie A con il loro primo tiro tentato nella competizione.
● Contro nessuna squadra Darko Lazović ha preso parte a più reti di quanto fatto contro il Napoli (2G+3A) in carriera in Serie A: cinque partecipazioni attive per lui contro gli azzurri, come contro Bologna e Sassuolo.
● Dall’inizio della passata stagione, nessun giocatore dell’Hellas Verona ha servito più assist di Ondrej Duda in Serie A: cinque (al pari di Tomás Suslov).
● Dall'inizio della passata stagione, solo Fiorentina (32) e Inter (26) hanno colpito più legni del Napoli (25, al pari dell'Atalanta) tra le squadre di Serie A in tutte le competizioni.
● Matteo Politano ha giocato oggi la sua 150ª partita con il Napoli in Serie A.
● Antonio Conte è tornato a disputare un match di Serie A in veste di allenatore a distanza di tre anni e 87 giorni dall'ultima volta (l'ultimo era stato Inter-Udinese 5-1, il 23 maggio 2021).
● Nel match odierno, il Napoli ha schierato una formazione titolare con un'età media pari a 29 anni e 190 giorni: in tutte le passate sei stagioni (dal 2018/19) solo una volta gli azzurri avevano schierato un XI di partenza con un'età media più alta in un match di Serie A (29 anni e 355 giorni in Juventus-Napoli 1-1 del 6 gennaio 2022).
● Ondrej Duda ha giocato oggi la sua 50ª partita con la maglia dell'Hellas Verona tra tutte le competizioni.