Ormai in vista della conclusione di una pausa da quattro settimane scarse, il Mondiale di Formula Uno riparte dal prevedibilissimo rave party in monocolore orange di Zandvoort. A vincere il Gran Premio d'Olanda ripartito tre anni fa dopo una pausa di ben trentasei anni (trentacinque più l'intoppo-covid del 2020) è stato per tre stagioni di fila Max Verstappen: una sorta di diritto di prelazione (e per lui stesso di obbligo "morale") da parte del pilota al quale si deve per intero il ritorno del Mondiale in un Paese per il resto largamente periferico nella geopolitica della Formula Uno. Poker in vista per SuperMax davanti al suo popolo? La strada (o meglio la pista) quest'anno è meno in discesa del solito: il trend Red Bull, quello sì viaggia verso il "basso": dissidi interni, una monoposto altamente competitiva certo ma non dominante, un leader che punta dritto al quarto titolo ma è attratto (ma non distratto, una vota che si cala nell'abitacolo, sia chiaro) da un cambio di prospettiva - e di macchina - che anche solo storicamente - non può non catturare i piani di chi ha vinto tanto con un team ma avverte - intorno a sè ma non solo - l'urgenza di poterlo fare a più ampio raggio, reinventandosi e dando vita ad una sfida tutta nuova. Forse solo futuribile, forse invece più vicina. Di sicuro, l'autodromo che sorge in vista della costa del Mare del Nord ospiterà trattative frenetiche in un mercato-piloti che - dopo l'accordo di Carlos Sainz alla Williams, vede la stessa Red Bull e la Mecedes al centro dell'attenzione, con l'abitacolo di Sergio Perez sempre più conteso da Daniel Ricciardo e Liam Lawson, il neozelandese che proprio un anno fa esordì in Olanda prendendo il posto dell'infortunato italo-australiano sulla allora Alpha Tauri. Senza dimenticare il nostro Andrea Kimi Antonelli, che domenica 25 agosto - giorno del GP d'Olanda - taglia il traguardo della maggiore età.
Meglio intanto rimanere al presente, alla ripresa di un Mondiale che - in occasione del quindicesimo appuntamento stagionale - vede l'idolo di casa ripartire dalla leadership nella classifica generale con un abisso di settantotto punti di vantaggio (277 a 179) nei confronti di Lando Norris, in rimonta con la monoposto più competitiva del lotto (insieme alla Mercedes) ma anche parecchio...sprecone, se è vero che il pilota inglese è ancora - incredibilmente e un po' inspiegabilmente - alla caccia del bis della sua prima vittoria in carriera tre mesi e mezzo fa a Miami, mentre il suo compagno di squadra Oscar Piastri (al suo primo centro un mese fa in Ungheria) è in piena rimonta e nel GP del Belgio da ultimo giorno di scuola di fine luglio ha scavalcato in classifica Carlos Sainz (167 punti a 162) e punta dritto sull'altro ferrarista Charles Leclerc, lontano solo dieci punti (177) e quindi staccato di cento lunghezze esatte dal leader del Mondiale.
Le Rosse inseguono ancora la terza vittoria stagionale: Sainz era salito sul podio alto nel GP d'Australia, Leclerc in quello di Montecarlo: storia, anzi storie della scorsa primavera e di una candidatura a sfidare Verstappen e la Red Bull ceduta a McLaren (e Mercedes) all'indomani dell'uno-due vincente dell'olandese di Montreal a Barcellona. Per la Scuderia, Zandvoort non è (a ruote ancora ferme) lo scenario ideale per una ripartenza a ruote fumanti ma c'è in ogni caso un GP d'Olanda 2023 dal risultato dimenticabile e quindi da riscattare, anche per preparare il terreno all'appuntamento che non si può fallire del Gran Premio d'Italia sul rinnovato Autodromo Nazionale che bussa alle porte e che - anticipato come non mai - va in scena sette soli giorni dopo Zandvoort, nel weekend a cavallo tra agosto e settembre. A sua volta, Verstappen punta ad una vittoria che gli manca da un paio di mesi, vale a dire dal Gran Premio di Spagna di inizio estate. Quattro Gran Premi di latitanza dal gradino più alto del podio, tre dei quali - molto significativamente - finiti nella bacheca dei trofei della Mercedes. E qui si torna all'inizio, ai grandi campioni alla ricerca di nuove sfide ma che possono permettersi di scegliere la macchina giusta per affrontarle... e la Freccia d'Argento sembra proprio fare al caso di Verstappen!