Nessun dramma, ci mancherebbe altro. Ma una lucida, attenta analisi sì. Vero è che la vittoria contro il Genoa è sfumata, a conti fatti, per due gol subiti per grossolani errori individuali, ma ciò non toglie che dal punto di vista fisico e mentale qualcosa nell'Inter vista a Marassi è mancato: poca reattività sul primo gol dei rossoblù dopo l'intervento scomposto di Sommer, poca lucidità in occasione del rigore concesso in pieno recupero, poca precisione sotto porta in diversi momenti chiave del match. Concentrazione e brillantezza a corrente alternata che hanno inciso negativamente su precisione, fluidità e gestione del match. Da qui riparte Simone Inzaghi che ha raccolto indicazioni e idee per proiettarsi verso la prima a San Siro contro il Lecce sabato prossimo. Qualche cambio, più di uno, è nell'ordine delle cose, non fosse altro per gestire al meglio, sin da subito, le energie.
Il rientro di Zieliski (oggi, nella giornata di riposo concessa alla squadra da Inzaghi, ha lavorato ad Appiano e domani alla ripresa dovrebbe ritornare in gruppo) e la buona condizione di Frattesi offrono al tecnico interista la possibilità di far ruotare i suoi centrocampisti, almeno uno su tre cambierà rispetto a Marassi. Non ci sarebbe da stupirsi se a riposare fosse questa volta Mkhitaryan. Anche sulle fasce è nell'ordine delle cose un avvicendamento, specie a destra con Dumfries questa volta favorito su Darmian. A sinistra Carlos Augusto insidia tanto Bastoni quanto Dimarco data la sua duttilità tattica. In difesa è poi probabile il rientro di Pavard: normale avvicendamento con Bisseck, però, nessun ripensamento sul tedesco che al di là dell'errore finale col Genoa continua a convincere nel suo percorso di crescita. Davanti, invece, l'intoccabile è Thuram. Ci sarà staffetta tra Lautaro e Taremi: i prossimi giorni chiariranno chi inizierà dalla panchina.