il caso

Koopmeiners, il braccio di ferro continua: terzo certificato medico

L'olandese continua a chiedere la cessione, l'Atalanta vuole tenere duro ma la Juventus si spinge sui 60 milioni

Non c'è parola di sostegno del club che aiuti: Teun Koopmeiners tiene il punto e ribadisce all'Atalanta di voler andare alla Juventus. Sia Gasperini che Luca Percassi hanno in qualche modo perdonato il comportamento dell'olandese, che intanto nelle scorse ore ha inviato il terzo certificato medico che lo esonera dagli allenamenti, lanciando accuse non troppo velate ad attori terzi dicendo che "spesso i ragazzi vengono indotti e gli vengono suggerite cose inopportune" e ribadendo come "tutti i giocatori sono giocatori dell'Atalanta e andranno via alle nostre condizioni".

L'ultima frase, comunque, spiega molto: il club nerazzurro sa che ricomporre la situazione è molto difficile, e per questo ragiona sul dare via libera alla cessione, anche perché la Juve si è spinta vicina ai 60 milioni di euro, siamo a 52 milioni più 7 di bonus, cifra che secondo il centrocampista e il suo entourage è equa per mantenere una promessa che sarebbe stata fatta al ragazzo la scorsa stagione, quella di essere ceduto a una big alle giuste condizioni.

L'acquisto di Samardzic è un altro tassello in tal senso, il serbo non è la fotocopia di Koopmeiners ma ha alcune caratteristiche tecniche che possono ricordarlo, perciò Gasp, almeno numericamente, è stato tutelato. Certo la contemporanea situazione Lookman, che a cascata si ripercuote su Nico Gonzalez (altro intreccio tra bianconeri e nerazzurri), non aiuta ad accelerare le cose ma il percorso sembra tracciato: Thiago Motta aspetta Koop almeno tanto quanto l'olandese aspetta di approdare a Torino.

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