Domenica 18 agosto ha aperto le porte il villaggio dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024 per accogliere i migliori paratleti del mondo. Gli ultimi "inquilini" olimpici hanno lasciato i locali e le strutture hanno potuto trasformarsi per poter accogliere al meglio i nuovi ospiti. Durante la progettazione e la costruzione del villaggio olimpico e paralimpico, diversi elementi erano già stati pensati per accogliere ospiti a mobilità ridotta: di questo e molto altro ne ha parlato il direttore Laurent Michaud.
"Gli spazi pubblici, le strade, i marciapiedi e le strisce pedonali sono stati tutti progettati per consentire il passaggio delle persone in sedia a rotelle. Ciò è conforme agli standard di accessibilità universalmente richiesti per i nuovi insediamenti urbani. Proprio per questo motivo, abbiamo pochissimo lavoro da fare in queste aree", ha spiegato il direttore del villaggio.
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Nelle aree esterne, il compito principale è stato quello di segnalare alcuni salti poco visibili per atlete e atleti: "Abbiamo messo delle strisce gialle e nere per identificarli, perché possono costituire un pericolo di inciampo", ha confermato il responsabile della struttura. Inoltre, ha aggiunto, "le fontane pubbliche della città di Parigi sono state adattate e poste ad altezze tali da consentire l'accesso a persone in sedia a rotelle, cani guida e cani da assistenza".
Inoltre, anche le rampe erano state costruite sin da subito in tutte le aree (ingresso principale, centro di accoglienza delle delegazioni o stazione degli autobus) per evitare di doverlo fare durante questo periodo di transizione. Il look dei Giochi, d'altra parte, non ha bisogno di grandi adattamenti, dal momento che è stato originariamente installato sia con gli anelli olimpici sia con gli Agitos (il simbolo delle Paralimpiadi): "Tutto ciò che dobbiamo fare è sostituire i grandi anelli in diversi punti del villaggio con gli Agitos", ha aggiunto Michaud.
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Per quanto riguarda gli appartamenti del villaggio, vengono utilizzati solo quelli dotati di almeno un bagno adattato per persone a mobilità ridotta, accessibile quindi a tutti gli atleti paralimpici. "Abbiamo bisogno di 9.000 posti letto rispetto ai 14.000 del periodo olimpico: ciò ci ha permesso di concentrare il villaggio e di non utilizzare gli edifici dell'Île-Saint-Denis", ha rivelato Michaud.
L'aspetto delle stanze, nel frattempo, sta cambiando visivamente. "Il colore dei letti e delle coperte passerà dal blu al verde", ha detto il direttore del villaggio. I servizi offerti rimangono esattamente gli stessi dei Giochi Olimpici. Il parrucchiere sarà ancora presente, così come il minimarket, il ristorante, le lavanderie, il centro fitness e il Village Club. "Dobbiamo solamente modificare alcune altezze dei banconi per migliorare l'accessibilità, soprattutto nel ristorante", ha sottolineato Michaud. "I servizi igienici erano già accessibili, ma le altezze dei buffet sono state riviste e circa una sedia su tre è stata rimossa per consentire agli atleti di scivolare sotto i tavoli con le loro sedie a rotelle".
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Anche le aree di allenamento continueranno a far parte dei Giochi Paralimpici, facendo da cornice agli allenamenti di scherma in carrozzina, sitting volley, para taekwondo, para powerlifting, basket in carrozzina e goalball. Non saranno solo atlete, atleti e staff a essere ospitati nel villaggio paralimpico. È stato deciso che anche i 1.300 funzionari tecnici alloggeranno lì. "Naturalmente, per ovvie ragioni, i loro accessi saranno separati da quelli di atlete e atleti", ha concluso Michaud.
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