VOLLEY

Velasco: "Olimpiade vittoria fantastica, resto per vincere il Mondiale"

L'allenatore argentino ha confermato la propria permanenza sulla panchina dell'Italvolley fissando come prossimo obiettivo la vittoria del Mondiale

Dopo la straordinaria vittoria dell'oro Olimpico, Julio Velasco è tornato a parlare del proprio futuro annunciando, di fatto, la propria permanenza sulla panchina dell'Italvolley: "Dopo un traguardo del genere era giusto fermarsi a pensare. Ho valutato attentamente e credo di voler onorare il secondo anno di contratto che ho. Abbiamo il dovere di provare a vincere il Mondiale con questo gruppo e qualcuna di nuova", le sue parole a La Gazzetta dello Sport

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Facendo un passo indietro, Velasco è tornato a parlare della rassegna olimpica: "Ho iniziato ora a rendermi conto di quello che abbiamo realizzato. A Parigi eravamo così concentrati su ogni palla che non abbiamo quasi capito di essere noi i campioni". Una vittoria che può essere definita straordinaria, come sottolineato da Ct: "Per due motivi. Prima di tutto questa vittoria farà fare un salto di qualità straordinario alla pallavolo femminile". Mentre il secondo è "l’entusiasmante cavalcata. Un’estate con solo due sconfitte tra Nations League e Olimpiadi e la prima è arrivata senza le giocatrici di Milano e Conegliano, reduci dalla finale di Champions". E sull'aggettivo che userebbe per descrivere il gruppo delle azzurre, Velasco non ha dubbi: "Fantastico! Sono speciali come i ragazzi della Generazione dei Fenomeni che ho allenato in passato: essendo due gruppi forti la cosa speciale è la loro voglia di imparare. Tutte le ragazze si sono messe a disposizione per il cambiamento". 

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Al suo rientro in Italia, Julio Velasco aveva parlato anche della possibilità di rimanere alla guida della nazionale fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028: "Vediamo, è presto", la sua risposta nel corso dell'intervista alla Gazzetta. Poi anche un passaggio su Paola Egonu, partendo dal murale imbrattato: "È un problema che riguarda la nostra società". Nonostante tutto, Paola ha dimostrato di essere la migliore: "In tanti dicono questo: per lei può essere una gratificazione ma anche un problema in quanto crescono ancora le aspettative su di lei. Sul tema del razzismo o cose simili in me troverà sempre un difensore. Su altri aspetti si deve invece alleggerire e spero che questa vittoria l’aiuti. Ha troppe pressioni. Quando uno dice che è la migliore del mondo e deve vincere sempre è molto difficile. Non mettiamole troppe pressioni. Partire da favoriti non è sinonimo di successo. Lo abbiamo visto a Parigi con noi e ma anche con altri atleti". 

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