ATLETICA

Simonelli domani sera torna in pista sui 110 H della Diamond di Losanna

Intervista esclusiva all'ostacolista azzurro che vuole subito riscattarsi dalla sfortunata semifinale delle Olimpiadi

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© Getty Images

Lorenzo Simonelli, ventiduenne specialista degli ostacoli veloci, al culmine di una stagione che l'ha visto vincere l'argento ai mondiali indoor di Glasgow nei 60 H con il suo quarto record italiano dell'anno di 7"43, ma soprattutto il titolo europeo all'aperto dei 110 H a Roma con il terzo primato nazionale consecutivo di 13"05, si è presentato alle Olimpiadi di Parigi con grandi e legittime ambizioni, ma è stato tradito nella semifinale da un errore sul penultimo ostacolo che gli ha impedito di volare verso la finale a cui tanto aspirava, e dove certamente avrebbe lottato per qualcosa di importante.

Subito dopo la sfortunata gara Simonelli non aveva nascosto una fortissima delusione, arrivando addirittura a dichiarare di aver buttato via la stagione, parole dette a caldo in un momento di sconforto, ma certamente l'ennesima dimostrazione del suo straordinario carattere, che unito al suo immenso talento ne fanno un atleta con prospettive ancor migliori per il futuro, a iniziare già domani sera quando tornerà sui blocchi a Losanna, per la ripresa della Diamond League, nell'ottica di qualificarsi per le finali di Brussels del 13 e 14 settembre.

© Grana/Fidal

Lorenzo una stagione straordinaria, che non può certo essere minimamente appannata dalla sfortunata semifinale di Parigi. Hai superato la delusione o preferisci essere ancora arrabbiato in vista del prosieguo della stagione?

"Sicuramente è una delusione che impiegherà tempo a essere smaltita, sono arrabbiato e deluso, era un obiettivo a cui aspiravo tanto, però non mi sono abbattuto in quanto questa sconfitta sarà sicuramente da incipit per fare meglio e non sbagliare in futuro. Sono un po' una testa calda e non accetto facilmente di perdere al punto che nel gruppo con Giorgio (Frinolli il suo allenatore ndr), scherziamo spesso su questa cosa e abbiamo creato questo piccolo aneddoto: il nino non perde mai, ma impara".

La tua specialità è purtroppo soggetta a forti variabili, basta un minimo errore per compromettere una gara quasi perfetta come lo era la tua di Parigi, dove al nono ostacolo eri in testa, ma poi... cosa è successo esattamente?

"Purtroppo si, si chiamano ostacoli per questo, 10 attrezzi che ostacolano il raggiungimento del tuo obiettivo, e a me a Parigi hanno fatto proprio questo. Non so esattamente cosa sia successo, sono finito un po' troppo sotto l'ostacolo e l'ho preso con Ia seconda gamba, una mancanza di lucidità tecnica, cosa su cui ho lavorato molto per questa stagione, ma forse non sono ancora in grado di padroneggiarla bene e a mio piacimento".

Pensi che quel piccolo fatale errore possa essere dipeso da un leggero calo di concentrazione, visto che tra le batterie e la semifinale sono passati ben tre giorni, cosa abbastanza anomala?

"Sicuramente questi orari e questa disposizione delle gare per i livelli di concentrazione non sono il massimo, ma non mi piace trovare scuse, anche per gli altri è stato cosi, quindi l'errore è da imputare solo a me".

Solo per sapere se sei scaramantico, visto che per la semifinale il colore dei tuoi capelli era diverso dal solito, vale a dire biondi, adesso come sono?

"Sempre uguali e Parigi, forse si sono un pochino scuriti, non ho avuto tempo e voglia di cambiarli, e poi a dire il vero mi piacciono pure".

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Sei iscritto nella Diamond League di Losanna dove ci sarà il campione olimpico Holloway  che affronterai poi anche il 30 agosto al Golden Gala. Come ti senti e la sfida proseguirà sino alle finali di Brussels?

"L'obiettivo di adesso oramai è la finale della Diamond di Bruxelles, non vedo l'ora di tornare in pista e sfidare Holloway, e si sto bene e sono pronto a riscattarmi".

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Hai solo 22 anni, e in questa stagione fantastica, al di là della piccola macchia a cinque stelle, hai vinto un argento mondiale al coperto, un oro europeo all'aperto e puoi ancora puntare a fare un grande finale. Ti aspettavi tutto questo?

"Sinceramente se qualcuno venuto dal futuro l'anno scorso mi avesse detto tutto questo non ci avrei creduto in termini di tempistiche, ma ci avrei creduto in termini di testardaggine, so quanto sono testardo e quanto, quando mi pongo un obiettivo, ci metto per raggiungerlo.
Probabilmente però avrei reagito insultandomi in modo ironico".

Sino all'inizio del 2024 eri una grande promessa dell'atletica italiana, mentre adesso sei una grande certezza, e tutti i tifosi si aspettano sempre da te il massimo. Questa situazione ti crea mai una sensazione di eccessiva responsabilità?

"No assolutamente no, I' unica responsabilità che sento addosso è la mia".

Hai già un sogno nella testa per il 2025?

"Si certo, prendermi tutto quello che c'è da prendere e forse anche di più".

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