Sono una doccia gelata per il Napoli le parole di Luis Enrique, in conferenza stampa prima del match con il Montpellier. Le parole dell'allenatore asturiano allontanano forse definitivamente Victor Osimhen dal PSG. "Il presidente, il consulente Luis Campos e io siamo aperti fino alla fine a valutare opportunità di migliorare la rosa - ha spiegato -, ma è molto difficile reclutare giocatori che possano essere dei veri rinforzi. Non abbiamo priorità, abbiamo già una squadra che è stata campione, osserviamo il mercato, vediamo se arriva un giocatore a un prezzo normale ma non faremo spese eccessive".
Quantificare in soldoni cosa intenda Luis Enrique per 'prezzo normale' non è facile, anche perché il PSG è un club ricchissimo e in passato ha messo a segno colpi sensazionali senza badare a spese (Mbappé e Neymar tra gli altri). La politica, almeno a parole, sembra essere cambiata e i 130 milioni della clausola rescissoria di Osimhen appaiono ora un ostacolo difficile da superare. È vero che i campioni di Francia hanno perso Mbappé e dovranno fare a meno di Goncalo Ramos per tre mesi, ma in rosa ci sono pur sempre giocatori validi come Kolo Muani, Dembélé, Asensio e Barcola.
Nel corso della conferenza stampa, Luis Enrique spiega come possa trasformarsi in un boomerang pagare troppo un calciatore. "Non è necessariamente una buona cosa pagare molto per un giocatore - ha aggiunto l'allenatore spagnolo -, perché poi gli si mette addosso molta pressione. È come una lavatrice che costerebbe 4 euro ma viene pubblicizzata a 400, il problema è che alla fine la macchina si comporterà come una da 4 euro. Non abbiamo alcuna urgenza, pur essendo attenti a migliorare la rosa. Il presidente e Luis Campos hanno fatto un ottimo lavoro".