BASKET

Brescia, ecco Ivanovic e Ndour: "Noi underdog? Parlerà il campo"

Presentati due volti nuovi in casa Germani. Il play: "Christon? Non voglio paragonarmi a nessuno". Il lungo: "Grazie alla famiglia Ferrari"

© Ufficio Stampa

Si è tenuta presso la concessionaria Toyota Uniqa Bonera di Brescia, Exclusive Sponsor ed Official Car della Pallacanestro Brescia, la conferenza stampa di presentazione di Nikola Ivanovic e Maurice Ndour.

E' Nikola Ivanovic, nuovo playmaker della Germani Brescia, a presentarsi per primo alla stampa e ai tifosi: "Sono felice di far parte di questa squadra e voglio ringraziare tutti per questa opportunità. Ci attende una grande stagione. Sono a Brescia da poco, ma ho già avuto un'ottima impressione, della città, dei tifosi e della società, molto professionale e organizzata. Durante la scorsa stagione non ho avuto possibilità di vedere giocare Semaj Christon. So, però, che è un giocatore molto talentuoso ed energico in entrambi i fronti del campo. Non voglio paragonarmi a nessun giocatore, ma penso ad allenarmi e a crescere ogni giorno. La pallacanestro è sì la mia professione. Tuttavia scendo in campo per la passione che nutro verso questo sport e perché Dio mi ha dato questo dono. Faccio ancora parte della Nazionale Maggiore del Montenegro, un grande onore. Ho iniziato a giocare in Nazionale dall'età di 17 anni. La prossima sarà la mia ultima finestra FIBA, in vista dei Campionati Europei 2025. Essere considerati sfavoriti, potrebbe essere anche un buon punto di partenza. Noi dovremo focalizzarci su noi stessi e lavorare in palestra giorno dopo giorno. Solo il campo ci darà delle risposte".

Maurice Ndour esprime così le proprie sensazioni legate al suo primo approccio con Brescia: "Sono estremamente entusiasta per questo nuovo capitolo della mia carriera. La famiglia Ferrari ha avuto un ruolo importante nella mia scelta di accettare la proposta di Brescia. Non vedo l'ora di iniziare la stagione. Brescia mi piace molto, una città incantevole, che sperò di visitare in maniera ancora più approfondita. Ho percepito delle ottime vibrazioni e ho incontrato persone speciali e cordiali. In carriera ho giocato sia come centro, che come ala forte. Posso ricoprire entrambi i ruoli, a seconda delle esigenze dello staff tecnico e, soprattutto, scendo in campo per divertirmi. Sono stato nella Nazionale Maggiore del Senegal per sette stagioni. È stato un grandissimo onore e ho potuto dare insegnamenti e condividere la mia esperienza con i ragazzi più giovani. Non ci importa di essere etichettati come underdog. L'importante, per noi, sarà il modo in cui approcceremo ogni gara e affronteremo i nostri avversari, pensando a noi stessi. Siamo pronti a competere. La pallacanestro africana è in forte crescita e ascesa. Sempre più ragazzi e giovani di tutte le età si stanno avvicinando a questo gioco. Sono orgoglioso di quanto il Sud Sudan ha saputo compiere agli scorsi giochi olimpici".
 

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