Torino, lo sfogo di Vanoli: "Bellanova venduto a mia insaputa, ho detto a Cairo ciò che penso"
Il tecnico granata all'attacco in conferenza: "Non c'erano avvisaglie di un addio, non mi piace la mediocrità"
Paolo Vanoli non le manda a dire e sfoga tutta la sua frustrazione nel corso della conferenza stampa della vigilia di Torino-Atalanta: "La cessione di Bellanova? Assolutamente non me la aspettavo, non c’erano avvisaglie - le parole del tecnico granata -. Dopo il Milan è andato anche in conferenza stampa… Io comunque continuerò a fare il mio lavoro, non dobbiamo abbassare la testa davanti a una decisione che non mi compete: a volte si viene feriti, ma se ne esce più forte. Ho un gruppo unito e maturo, ma anche i ragazzi sono rimasti sorpresi. Come ho insegnato, però. dobbiamo voltare pagina".
"Non sono uno che cerca spiegazioni. Quando una società mi vende un giocatore a mia insaputa, è inutile cercare spiegazioni - ha proseguito Vanoli sempre in merito all'addio dell'esterno azzurro, finito per altro proprio all'Atalanta -. Non sono abituato a piangermi addosso. Non sono d’accordo su questa vendita, ma alzo la testa e vado avanti. Ho detto al presidente in faccia ciò che penso. Non mi piace la mediocrità. Ho detto al presidente chi era Vanoli e alla società di avere più coraggio e di tirare fuori tutte le potenzialità".
I TIFOSI GRANATA ORGANIZZANO LA PROTESTA
A "protestare" per il mercato non c'è solo l'allenatore del Torino, ma anche una parte dei suoi tifosi. Alle 14.30 di domenica, qualche ora prima del debutto casalingo stagionale, si terrà infatti una manifestazione contro la proprietà organizzata da chi popola la Maratona: una marcia dal Filadelfia all'Olimpico Grande Torino per chiedere a Urbano Cairo di cedere la società.