Antonio Conte proprio non riusciva a immaginarselo un Napoli senza Giovanni Di Lorenzo e Kvicha Kvaratskhelia: nei momenti più caldi del mercato (non che in questi giorni l'allenatore sia più tranquillo ma l'arrivo di Lukaku e di due centrocampisti sicuramente lo rassereneranno) ha sempre ribadito a De Laurentiis di non voler privarsi del capitano, che dopo la travagliata scorsa stagione aveva pensato di dover trovare nuova fortuna altrove, e del georgiano, tentato dai soldi del PSG. L'ex Inter e Juventus lo aveva ribadito anche in privato ai giocatori, trovando terreno fertile nei due che, non a caso, ieri sono stati i trascinatori del Napoli che ha battuto il Bologna, un successo che non cancella il pesante tonfo di Verona ma fa respirare tutt'altra aria dalle parti di Castel Volturno.
Un 3-0 scaccia l'altro? Presto per dirlo ma è innegabile che il Napoli visto contro i rossoblù, squadra che ha cambiato tanto ma pur sempre una delle sorprese dello scorso campionato, abbia mostrato altro spirito rispetto a quello visto a Verona. Esattamente ciò che chiedeva Conte, che non a caso dopo il Bentegodi non si era soffermato troppo su giocatori e tattica ma sulla grinta e sulla voglia: voleva un Napoli cazzuto, ieri l'ha avuto. "Ci siamo rialzati dopo il cazzotto" le parole usate che, forse non è un caso, cambiano totalmente prospettiva rispetto a quelle delle interviste delle prima giornata "non ci siamo ripresi dopo il primo cazzotto".
L'intensità, la voglia e l'organizzazione fanno tutto, ma anche i cambi aiutano. Conte ne ha operati tre, uno per reparto: Buongiorno ha dato solidità alla difesa, Olivera invece di Spinazzola sulla fascia sinistra e Raspadori punta al posto di Simeone. Ma non è certo questo il Napoli definitivo, quello che l'allenatore ha nella testa: innanzitutto non vede l'ora di riabbracciare Lukaku e poi appunto con McTominay e Gilmour, i due centrocampisti scelti per la rivoluzione in mediana, la squadra cambierà ulteriormente pelle.
Insomma, questo sembra solo l'inizio del progetto. Conte, che ha esultato come ai bei tempi, lavora per far tornare in alto il Napoli. Quanto in alto ancora non è possibile stabilirlo, e forse neppure il tecnico è in grado di dirlo ora, ma il 3-0 di ieri è un chiaro messaggio ai naviganti: ci siamo anche noi.