Il mondo del calcio piange la scomparsa di Sven-Goran Eriksson a 76 anni. L'ex allenatore tra le altre di Lazio (con cui ha vinto lo scudetto nella stagione 1999-2000), Sampdoria e Roma aveva annunciato all'inizio dell'anno di avere un cancro al pancreas: "Nel migliore dei casi mi resta da vivere un anno o anche di più, nel peggiore anche meno - aveva detto - In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci". Qualche giorno fa l'ultimo messaggio: "Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela".
"Dopo una lunga malattia, Sven-Goran-Eriksson è morto questa mattina a casa, circondato dalla famiglia", si legge in un comunicato diramato dai familiari del tecnico svedese ai media britannici. "I più stretti partecipanti al lutto sono la figlia Lina; il figlio Johan con la moglie Amana e la nipote Sky; il padre Sven; la fidanzata Yanisette con il figlio Alcides; il fratello Lars-Erik con la moglie Jumnong. La famiglia chiede rispetto per il loro desiderio di piangere in privato e di non essere contattati", si legge ancora nel comunicato. Le condoglianze e i saluti possono essere lasciati sul sito web www.svengoraneriksson.com.