Tra le stelle della squadra italiana, composta da 140 tra atlete e atleti, c'è anche Beatrice "Bebe" Vio, già presente durante la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici da poco conclusi in qualità di modella. Questa volta, la 27enne veneta, sarà invece protagonista assoluta sulla pedana del Grand Palais per le gare di scherma paralimpica.
Bebe Vio, molto più di una semplice atleta
L'azzurra vuole mettersi al collo il terzo oro individuale consecutivo nel fioretto (categoria B), dopo i trionfi ottenuti in precedenza a Rio 2016 e Tokyo 2020. Nella competizione a squadre, ha invece centrato il bronzo in Brasile, dove è stata anche portabandiera della delegazione tricolore, e l'argento in Giappone. Nella capitale francese tenta di conquistare con le compagne di nazionale l'unico metallo che ancora manca alla sua già ricca collezione. In carriera vanta anche 5 medaglie d'oro mondiali e altrettante europee tra prove individuali e di squadra.
Dopo aver iniziato a praticare scherma a 5 anni, ha proseguito l'attività anche dopo la meningite fulminante che l'ha colpita quando aveva 11 anni. Una patologia dalle conseguenze particolarmente gravi, tanto da rendere necessaria l'amputazione degli arti. Bebe non si è però mai data per vinta e a partire dal 2014, ad appena 17 anni, ha iniziato a raccogliere successi a livello internazionale grazie al doppio oro continentale (individuale e di squadra) vinto a Strasburgo. Da lì in avanti è stato un crescendo di trionfi che l'hanno resa una delle interpreti più vincenti della disciplina sulla scena mondiale. Alla prima esperienza paralimpica della carriera, due anni più tardi, ha fatto subito centro. Lo scorso 5 luglio, è tornata in gara aprendo la sua stagione 2024 con un successo individuale in Coppa del Mondo. A Varsavia, è salita sul gradino più alto del podio in quello che è stato l'ultimo impegno ufficiale prima degli attesissimi Giochi Paralimpici.