Szczesny lascia il calcio: "Mi ritiro, il mio cuore non è più pronto"
Il portiere polacco smette a 34 anni: "Ho giocato coi migliori per 18 anni, ora è tempo di dedicarmi alla famiglia"
Wojciech Szczesny ha annunciato il ritiro dal calcio giocato, il portiere polacco ha detto basta appendendo i guanti al chiodo a soli 34 anni. Per farlo ha scelto un lungo messaggio social con le spiegazioni di una decisione inaspettata, ma comunque presa per motivi precisi: "Il mio corpo si sente ancora pronto per le sfide, ma il mio cuore non c'è più. Sento che questo è il momento in cui la mia attenzione sia tutta rivolta alla famiglia, pertanto ho deciso di ritirarmi dal calcio professionistico".
In Italia Szczesny abbiamo imparato prima a conoscerlo con la maglia della Roma, quando arrivò in prestito per due stagioni dall'Arsenal, e poi con quella della Juventus fino a poche settimane fa, prima della risoluzione consensuale che sembrava spalancargli nuove sfide professionali, dal Monza alle offerte dall'Arabia Saudita, e che invece era solo il preludio al sipario fatto calare sulla propria (vincente) carriera a soli 34 anni. L'ultima partita ufficiale invece è stata a Berlino a EURO 2024 difendendo i pali della sua Polonia per l'84a volta.
Decisione spoilerata in pieno calciomercato all'ad del Monza Adriano Galliani ("io so cosa farà"), fortemente interessato a portare Szczesny in Brianza ma costretto a piegarsi alla volontà del giocatore che del pallone ha avuto abbastanza.
Dall'Arsenal alla Juve, passando per la Roma: la carriera di Szczesny
IL PALMARES DI SZCZESNY
- 2 Coppa d'Inghilterra con l'Arsenal
- 1 Community Shield con l'Arsenal
- 3 Serie A con la Juventus
- 3 Coppa Italia con la Juventus
- 2 Supercoppa Italiana con la Juventus
IL MESSAGGIO SOCIAL
"Ho lasciato Varsavia, la mia città natale nel giugno del 2006 per unirmi all'Arsenal con un sogno: guadagnarmi da vivere con il calcio. Non sapevo che sarebbe stato l'inizio di un viaggio di una vita. Non sapevo che avrei giocato per i più grandi club del mondo e rappresentato il mio paese 84 volte. Non sapevo che non solo mi sarei guadagnato da vivere con il gioco, ma che il gioco sarebbe diventato tutta la mia vita. Non ho solo realizzato i miei sogni, sono arrivato dove la mia fantasia non oserebbe nemmeno portarmi. Ho giocato partite al massimo livello con i migliori giocatori della storia senza mai sentirmi inferiore. Mi sono fatto degli amici per la vita, creato ricordi impermeabili e conosciuto persone che hanno avuto un impatto incredibile sulla mia vita. Tutto quello che ho e tutto quello che sono lo devo al bellissimo gioco del calcio... Ma ho anche dato al gioco tutto quello che avevo. Ho dato al gioco 18 anni della mia vita, tutti i giorni, senza scuse.
Oggi il mio corpo si sente ancora pronto per le sfide, il mio cuore non c'è più. Sento che in questo momento è giunto il momento di dedicare tutta la mia attenzione alla mia famiglia - la mia fantastica moglie Marina e i nostri due bellissimi figli Liam e Noelia. Pertanto ho deciso di ritirarmi dal calcio professionistico. La fine di un viaggio è tempo di riflessione e gratitudine. Ci sono un sacco di persone che dovrei ringraziare in questo punto ma cercherò di farlo personalmente con ognuna di loro. Ma a voi, fan devo un grazie speciale per aver fatto questo viaggio con me. Per il supporto e le critiche, per l'amore e l'odio, per essere la parte più bella e romantica del calcio. Senza di voi niente di tutto questo avrebbe senso! Grazie! Ora, ogni storia ha una fine ma nella vita ogni finale è un nuovo inizio. Quello che questo nuovo percorso mi porterà solo il tempo lo dirà. Ma se gli ultimi 18 anni mi hanno insegnato qualcosa è che nulla è impossibile e credetemi, sognerò in grande".
IL MESSAGGIO DELLA JUVENTUS